TORONTO – La premier uscente Danielle Smith (nella foto sopra) respinge in qualche modo l’ondata arancione e vince le elezioni provinciali in Alberta. Come era stato ampiamente previsto, queste elezioni 2023 sono state molto più equilibrate rispetto alla tornata elettorale del 2019, quando l’United Conservative Party (Ucp) fece l’en plein conquistando 63 seggi contro i 24 dei neodemocratici…
TORONTO – Quattro settimane. È quanto rimane ai candidati nella corsa alla carica di sindaco di Toronto per cercare di frenare la corsa di Olivia Chow, in testa in tutti i sondaggi effettuati dall’annuncio della sua candidatura per il dopo Tory grazie a un terzo delle intenzioni di voto di tutti gli aventi diritto. Il divario tra l’ex parlamentare neodemocratica e gli sfidanti continua ad essere significativo: recuperabile, questo sì, ma con il passare dei giorni la sfida per gli altri candidati appare sempre più in salita…
TORONTO – Il conto alla rovescia è finito in Alberta, la parola passa agli elettori. A conclusione di una campagna elettorale ricca di polemiche e colpi di scena, oggi la Provincia è chiamata a rinnovare l’Assemblea legislativa locale e a decidere chi tra la premier uscente Danielle Smith e l’ex premier Rachel Notley guiderà l’esecutivo provinciale per i prossimi quattro anni…
TORONTO – Lo stop all’inchiesta pubblica sulle interferenze straniere sta creando un vero e proprio terremoto politico a Ottawa. Il clima infuocato fatto di accuse reciproche, minacce, polemiche e veleni rischia di incrinare definitivamente i rapporti tra i partiti alla House of Commons, con le opposizioni che – almeno per una volta – si trovano unite nel criticare il governo liberale ma che, allo stesso tempo, si stuzzicano e mostrano come la nostra classe politica, almeno in questa legislatura, sia attraversata da divisioni profonde difficilmente riconciliabili…
TORONTO – Accuse, ripicche, veleni. A ventiquattr’ore dalla presentazione del rapporto sulle interferenze straniere, il dibattito politico continua ad essere monopolizzato dalla raccomandazione di David Johnston sulla necessità di attivare delle udienze pubbliche sulla delicata vicenda, una via questa che esclude quanto richiesto dalle opposizioni, cioè la creazione di una vera e propria commissione d’inchiesta per fare venire a galla tutta la verità…