TORONTO – The Canadian economy will face a “more pronounced than previously thought” recession, but it will still be “mild and short-lived” compared to previous slowdowns, according to the latest forecasts contained in a report released today by Deloitte, the company of advisory and financial services. →
TORONTO – Il Canada è destinato a entrare in recessione nei prossimi dodici mesi. A pensarla in questo modo, sommando il pessimismo a una dose di sano realismo, sono i consumatori e le imprese canadesi, stando all’ultima istantanea scattata da Bank of Canada nel suo rapporto trimestrale presentato ieri mattina. La Banca centrale, nel suo Business Outlook Survey, mette in luce come nei prossimi mesi i consumatori canadesi abbiano già messo in cantiere un deciso taglio delle spese in vista del rallentamento generalizzato dell’economica, così come le imprese si preparino ad affrontare un periodo di stallo nella crescita, che si potrebbe tradurre nel taglio degli investimenti e in una possibile contrazione della forza lavoro…
PALERMO – Se vuota il sacco, sono guai per le istituzioni: è probabilmente un pensiero comune e non esplicitato, ma c’è qualcuno che lo dice apertamente. Non uno qualunque. L’ex magistrato antimafia Antonio Ingroia, da alcuni anni impegnato in politica nell’area della sinistra radicale, definisce l’arresto di Matteo Messina Denaro “storico”, ma, aggiunge, “non è la fine della mafia. Con la cattura di Matteo Messina Denaro (nella foto sopra) viene preso l’ultimo dei corleonesi, dunque con il suo arresto, l’arresto di un boss anche lui malato, si cristallizza, si fotografa il declino e la chiusura di una stagione terribile della storia della mafia, della storia del nostro Paese, la stagione delle stragi, la stagione del braccio di ferro dell’organizzazione mafiosa con lo Stato” ha dichiarato ieri l’ex pm all’Adnkronos…