TORONTO – Quasi nessuno le vuole, praticamente tutti i candidati alla carica di sindaco promettono di spazzarle via, ma il Comune di Toronto continua a realizzarne di nuove: stiamo parlando delle piste ciclabili, che negli ultimi anni hanno “invaso” la città gettandola nel caos più totale e che, tenetevi forte, aumenteranno…
TORONTO – Almost noone wants them, practically all the candidates for mayor promise to wipe them out, but the City of Toronto continues to build new ones: we are talking about the bike lanes, which have “invaded” the city in recent years, throwing it into chaos and which, brace yourselves, will increase. →
TORONTO – Mare in tempesta nelle stanze del potere a Ottawa. La maggioranza asimmetrica liberali-neodemocratici traballa, attraversata da tensioni senza precedenti che stanno mettendo a rischio il patto di legislatura siglato da Justin Trudeau e da Jagmeet Singh. La rottura – vedremo poi se ricucibile o meno – viaggia lungo le divergenze tra i due leader sul pharmacare, sulle interferenze straniere, sulle priorità economiche e sociali del Paese, con gli ultimi sondaggi che mettono pressione sul primo ministro e con la base dell’Ndp sempre più scontenta di un appoggio esterno al governo che non piace e che anzi viene ritenuto deleterio per il futuro del partito…
MILANO – Il feretro di Silvio Berlusconi ha percorso i 33 chilometri che separano Villa San Martino e Piazza Duomo fra due ali di folla che hanno accolto il passaggio del Cavaliere come si fa con i campioni del ciclismo, con applausi e cartelli. Nella piazza centrale di Milano, ad attenderlo c’erano almeno diecimila persone, la metà di quelle preventivate a causa delle restrizioni decise all’ultimo momento per motivi di sicurezza. Bandiere del Milan con gli ultras che intonavano “Un presidente, c’è solo un presidente!” e vessilli di Forza Italia, ma anche tanta gente comune desiderosa di tributare un ultimo saluto all’ex premier, al leader “azzurro”, al patron delle tv private, al presidente del Milan e del Monza, all’uomo tanto amato quanto odiato per quella “vita spericolata”, per dirla alla Vasco Rossi. che l’ha inevitabilmente messo al centro della società italiana degli ultimi cinquant’anni, prima come imprenditore, poi come politico: sempre sotto i riflettori, fino all’ultimo giorno, ieri, quando il Belpaese l’ha salutato con il lutto nazionale, i funerali di Stato e, soprattutto, una diretta televisiva “fiume” seguita sul piccolo schermo e sul web da milioni di persone, in Italia e nel mondo…