TORONTO – “Parole, parole, parole”, cantava Mina negli anni ’70, rivolgendosi all’amante che promette e non mantiene. E sono solo “parole”, secondo gli esperti, anche quelle del primo ministro Justin Trudeau che per oggi ha convocato i leader delle maggiori catene alimentari canadesi per chieder loro di stabilizzare l’inflazione alimentare, avvertendoli che sono sul tavolo misure fiscali contro di loro nel caso in cui i canadesi dovessero continuare ad affrontare “prezzi pazzi” nei negozi di alimentari. Un piano privo di senso, secondo gli esperti, i quali sottolineanoche la costante crescita dei prezzi non dipende (soltanto) dalle catene alimentari, bensì da tutto ciò che sta a monte: la guerra in Ucraina e tutti i suoi effetti collaterali (a partire dai costi dell’energia), gli eventi metereologici estremi… fattori sui quali il governo federale non può esercitare alcun controllo…
TORONTO – Continua il braccio di ferro sulla crisi abitativa in Canada. Quello che è stato i tema che ha monopolizzato il dibattito politico della scorsa estate si sposta nelle sedi istituzionali questa settimana, con il riavvio dei lavori parlamentari dopo la lunghissima pausa estiva. Nel mirino delle opposizioni, ovviamente, resta il governo guidato dal primo ministro Justin Trudeau, accusato di immobilismo su un tema delicatissimo che secondo tutti i principali sondaggi d’opinione rappresenta la principale preoccupazione per i canadesi…
TORONTO – “Parole, parole, parole” (“Words, words, words”), sang the Italian singer Mina in the 1970s, addressing the lover who promises and doesn’t keep. And they are just “words”, “parole” in Italian, according to experts, even those of Prime Minister Justin Trudeau who summoned for tomorrow the leaders of the major Canadian food chains to ask them to stabilize food inflation, warning them that fiscal measures against them are on the table in case Canadians continue to face “crazy prices” at grocery stores. A plan that doesn’t make any sense, according to experts, who underline that the constant growth in prices does not depend (only) on food chains, but on everything that lies upstream: the war in Ukraine and all its collateral effects (starting from energy costs), extreme weather events… factors over which the federal government has no control. →