Day: 12 March 2024

Beds like homes: people don’t like Ford’s idea

TORONTO – Prime Minister Doug Ford tried a magic shot by including the beds in newly built Long Term Care Homes (nursing and retirement homes for the elderly) in the house count. And he did it openly. He also told reporters on Friday: “I challenge anyone to talk to these elderly people and tell them they have a bed and not a house” the Ontario premier said. “They have their own room, they eat in a dining room with everyone else. These are homes…”. 

CORRIERE CANADESE / Il premier più amato è in Manitoba, Ford al 34%

TORONTO – Per tre leader provinciali del Canada, la stagione elettorale è vicina. Scott Moe del Saskatchewan e David Eby della British Columbia si avvicinano alle competizioni di ottobre in una posizione relativamente forte, con l’approvazione di circa la metà dei rispettivi elettori. Per il premier Blaine Higgs nel New Brunswick, invece, il percorso verso la rielezione sembra più ripido: Higgs è attualmente il leader provinciale meno popolare dell’intero Paese… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Strage famiglia, una tragedia inspiegabile

TORONTO – Passano i giorni ma la comunità di Barrhaven è ancora in shock per la strage che ha cancellato la vita di sei persone, quattro delle quali bambini in tenera età. Le domande che la gente si pone sono sempre le stesse: perchè questa strage? Cosa ha scatenato la furia del giovane omicida, il 19enne Febrio De-Zoysa? Domande che al momento rimangono senza una risposta mentre il dolore per quanto accaduto attanaglia amici, familiari, conoscenti ma anche completi sconosciuti… Read More in Corriere Canadese >>> 

CORRIERE CANADESE / Problemi del Medio Oriente in casa nostra

TORONTO – L’ultimo appello all’azione lanciato dal Centro per Israele e gli Affari Ebraici (CIJA) (“Questa mozione deve essere fermata” This Week in Canadian Jewish Advocacy, www.cija.ca) è un altro segnale che Israele sta perdendo la guerra delle pubbliche relazioni in Gaza, e che la diaspora ebraica potrebbe esserne la vittima più significativa. Con poche eccezioni isolate, prima dell’8 ottobre 2023, la diaspora poteva contare sul sostegno praticamente incondizionato della società occidentale allo Stato di Israele in quanto Stato ebraico. Da allora gli eventi hanno messo alla prova quel “legame”… Read More in Corriere Canadese >>>