TORONTO – Sembrava il Far West ma era Toronto il luogo dove lunedì verso le 11:30 di sera sono stati esplosi almeno 100 colpi di arma da fuoco all’esterno di uno studio di registrazione in prossimità di Queen Street West e Sudbury Street. Sono 23 le persone arrestate. A fornire i dettagli dell’accaduto durante una conferenza stampa è stata la vice Chief della Toronto Police Lauren Pogue. “Gli agenti – ha detto – erano nella zona per un’indagine non correlata quando è scoppiata la sparatoria”…
OTTAWA – Stop the strikes in the major Canadian ports of Quebec and British Columbia: the federal Labor Minister, Steven MacKinnon, decided it today, imposing a “final and binding arbitration” on the parties. Port workers had been abstaining from work for several days, as unions and employers had failed to reach an agreement: workers at the port of Montreal had taken the picket lines on Sunday evening, joining their colleagues already on strike at the British Columbia. →
TORONTO – Rimpasto di governo prima delle elezioni suppletive in British Columbia. Justin Trudeau, puntellata la situazione alla House of Commons la scorsa settimana – con il leader dell’Ndp Jagmeet Singh che ha bocciato la richiesta di mozione di sfiducia del Bloc – deve decidere come muovere le pedine del suo esecutivo. Il rimpasto si è reso necessario dopo l’annuncio fatto a ottobre da quattro ministro federali circa la loro volontà a non ripresentarsi alle prossime elezioni, in programma tra poco meno di un anno…
TORONTO – Come ogni anno ieri i canadesi hanno celebrato il Remembrance Day con eventi in tutto il paese in onore dei veterani che hanno prestato servizio in guerra e di coloro che hanno sacrificato la propria vita al servizio della Nazione…
BAKU – Più che COP29, andrebbe chiamato FLOP29. Rischia infatti di essere un clamoroso fallimento il vertice annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, iniziato ieri a Baku, in Azerbaigian. Un fallimento annunciato, viste le premesse, con il neoeletto presidente statunitense Donald Trump che ha fatto sapere, alla vigilia del vertice, che uno dei suoi primi atti sarà l’uscita degli Usa (fra i più grandi inquinatori del pianeta) dall’accordo di Parigi siglato nel 2015 che dovrebbe impegnare “il mondo” a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi e proseguire gli sforzi per mantenerlo sotto 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali…