TORONTO – Maggio 2022. È questa la data in cui, per l’ultima volta, i prezzi medi delle case a Toronto e dintorni avevano registrato un aumento su base mensile. A partire da quel momento, il costo medio delle abitazioni nella Greater Toronto Area ha iniziato la sua lenta e inesorabile discesa, di pari passo con la svolta nella politica monetaria di Bank of Canada che, per riportare sotto controllo l’inflazione, ha iniziato ad alzare progressivamente i tassi d’interesse, registrando ben otto aumenti consecutivi del tasso di sconto. 

Sul mercato immobiliare, la strategia della banca centrale ha avuto come effetto quello di provocare un aumento generalizzato dai mutui a tasso variabile e più in generale del prestito creditizio del denaro. La compravendita delle case è entrata in stallo, con i prezzi che sono scesi rispetto ai valori record segnati prima e durante la pandemia di Covid-19. Ora, assistiamo a una piccola ma significativa inversione di tendenza, stando almeno all’istantanea scatta dal Toronto Regional Real Estate Board (TRREB) che nel suo rapporto mensile ha messo in luce come il prezzo medio delle abitazioni abbia subito un incremento rispetto ai 30 giorni precedenti.

Stando all’analisi pubblicata ieri, a marzo il costo medio delle case si è attestato a quota 1.108.606 dollari, in aumento rispetto ai 1.096.519 dollari del mese precedente. Certo, siamo ancora molto lontani nel rapporto dei valori su base annua, visto che nel marzo del 2022 il prezzo medio delle unità abitative della Gta era di 1.298.666 dollari, ma l’aumento dopo quasi un anno di ritocchi al ribasso indica come il mercato immobiliare potrebbe tornare a correre, un parere questo condiviso da molti analisti ed esperti.

“Mentre ci muovevamo nel primo trimestre del 2023 – ha dichiarato Paul Baron, presidente dell’organizzazione – i membri del Toronto Regional Real Estate Board stavano segnalando sempre più che la concorrenza tra gli acquirenti si stava riscaldando in molte zone della Gta”.

I numeri indicano che i potenziali acquirenti di case stanno riacquistando la fiducia necessaria per entrare nel mercato nonostante i costi di finanziamento in aumento e stanno cercando di approfittare dei prezzi più bassi finché durano.

Come sempre, nell’andamento del prezzo medio dobbiamo distinguere le diverse unità abitative, ciascuna delle quali ha un mercato di riferimento ben definito.

Le case unifamiliari hanno avuto un prezzo medio di 1.468.651 dollari, in calo del 13,5 per rispetto a un anno fa, mentre le proprietà semi-indipendenti sono scese di oltre il 17 per cento a 1.087.924 dollari. Le case a schiera costano in media 935.626 dollari, una diminuzione del 14 per cento, mentre condomini e appartamenti sono scesi del 13 per cento a 703.566 dollari.

Il TRREB ha rilevato che il prezzo di riferimento composito di marzo è stato di 1.118.500 dollari, un calo del 16,2 per cento su base annua, ma in aumento mese su mese sia su base effettiva che destagionalizzata.

Il mese è culminato con 6.896 vendite, rispetto alle 4.765 di febbraio. Tuttavia, le vendite sono ancora diminuite di quasi il 37 per cento rispetto alle 10.862 di marzo 2020.Le vendite – dice il TRREB – sono state parzialmente influenzate dalle nuove inserzioni, che sono diminuite perché gli aspiranti venditori hanno trattenuto gli acquisti perché vogliono recuperare i prezzi più bassi che i loro vicini hanno fatto al picco dell’anno scorso.

Il loro approccio cauto ha spinto le nuove quotazioni a 11.184 il mese scorso, in calo del 44% per cento rispetto al marzo precedente.

I numeri di TRREB sono stati pubblicati un giorno dopo che l’economista di TD Economics Rishi Sondhi ha inviato una nota agli investitori dicendo che “le vendite di case canadesi sembrano aver raggiunto un minimo” dopo aver subito un “drammatico scivolone” nei mesi precedenti.

Sondhi prevede ora guadagni delle vendite trimestrali con una crescita più forte nella seconda metà dell’anno.

“Ontario e BC sono pronti a registrare la più forte crescita trimestrale delle vendite quest’anno”, ha scritto Sondhi.