Anche la Camera dice sì a Draghi
Movimento 5 Stelle spaccato
ROMA – Dopo il Senato, anche la Camera dei Deputati accorda la fiducia al governo Draghi, con 535 voti a favore, 56 contrari e 5 astenuti: fra i “no”, quelli di Fratelli d’Italia (nella cui compagine è entrato un deputato uscito dalla Lega, Gianluca Vinci) e dei “dissidenti” del M5S ai quali probabilmente toccherà la sorte dei senatori pentastellati che avevano votato “no” alla fiducia e che sono stati espulsi dal Movimento.
Durissimo l’intervento di Giorgia Meloni, leader dell’unica forza di opposizione, Fratelli d’Italia: “Se FdI avesse scelto di stare in questo governo, l’Italia non avrebbe avuto un’opposizione, avvicinandosi alla Corea del Nord”.
Nella sua replica agli interventi dei deputati, il premier Draghi ha puntato molto sulla semplificazione per favorire la ripresa dell’economia, sulla lotta alla corruzione, sull’impegno per le carceri, sullo sport e sul turismo.
Sulle case di reclusione, in particolare, Draghi ha detto che “non dovrà essere trascurata la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri, spesso sovraffollate, esposte a rischio e paura del contagio e particolarmente colpite dalla funzione necessarie a contrastare la diffusione del virus”. Il suo governo si impegnerà anche a “migliorare la giustizia civile e penale” e sulla necessità di “un processo giusto e di durata ragionevole in linea con la durata degli altri Paesi europei”.