ANFE per i piccoli borghi italiani: con “Felicita Back Home” i figli degli emigrati riscoprono le radici

L’ANFE, l’Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati, prende parte al progetto Felicita Back Home per la rigenerazione del piccolo borgo di Settefrati (nella foto sopra, da https://en.wikipedia.org) e della Val Comino, attraverso nuovi legami fra i discendenti e le comunità italiane all’estero e la comunità dei residenti italiani. 

Si tratta di un progetto che partecipa al bando del Ministero della Cultura con i fondi del PNRR, con una chiara vocazione interculturale, intergenerazionale e internazionale. Il comune di Settefrati e il suo sindaco Riccardo Frattaroli hanno promosso e creduto in questa iniziativa, fortemente innovativa e messa a punto da Claudia Bettiol, fondatrice di Discoverplaces e consulente per lo sviluppo turistico sostenibile dei territori. Ricordiamo che a Settefrati si trova il santuario della Madonna di Canneto con una processione seguita ad agosto da 60.000 fedeli e la cui facciata è stata riprodotta nel Ciociaro Club di Windsor in Canada.

A scoprire e vivere in questo angolo dell’Italia, che si trova nella provincia di Frosinone, nel cuore del Parco Nazionale del Lazio, Abruzzo e Molise, saranno tre ragazzi che si alterneranno ogni tre mesi: verranno coinvolti un giovane americano e un giovane canadese originari di Settefrati, discendenti degli emigrati che hanno il desiderio di far riscoprire le radici italiane ai loro nipoti, e un italiano. Insieme, per tre mesi gireranno la Val Comino raccontando la vita sociale e incontrando le imprese del posto.

Saranno i Town Ambassador di Settefrati, Tony Malizia per il Canada, Antonia di Preta e Antonio Vitti Jr per gli Stati Uniti che sceglieranno i ragazzi che parteciperanno al progetto mentre in Italia altri 4 tutor con esperienze interculturali e interprofessionali li accompagneranno nelle loro attività in Italia.

A questi giovani anche il compito di rivitalizzare il patrimonio immateriale relativo all’immigrazione e il loro mentor sarà Carolina di Cocco, ex ministro della Cultura dell’Ontario in Canada.

Un progetto in cui l’ANFE crede e partecipa “per capire – spiega l’Associazione – anche come replicarlo in altri borghi italiani. Un progetto apparentemente semplice ma infinitamente delicato perché il sentimento che provano le comunità italiane all’estero e i loro giovani discendenti è qualcosa di prezioso e non dobbiamo disperdere il loro patrimonio di amore per il nostro paese. Sicuramente tanti altri giovani, animati dalla voglia di vivere l’Italia e fare esperienza dell’immenso patrimonio che la nostra terra conserva, potranno partecipare a progetti simili”.

L’ANFE contribuirà a valorizzarne l’importanza e la genuinità, coinvolgendo la rete associativa dei giovani, degli imprenditori e dei cultori dell’Italia.