TORONTO – Tre leader in corsa per la carica di primo ministro. Pierre Poilievre, Mark Carney e Jagmeet Singh hanno iniziato la loro campagna elettorale in queste elezioni anticipate, un voto – quello del 28 aprile – sul quale pende l’ombra minacciosa della guerra commerciale con gli Stati Uniti e il rischio dazi che potenzialmente potrebbe far sprofondare il Canada in una recessione devastante che non risparmierebbe alcun comparto del tessuto produttivo della nostra economia. Tre leader in corsa, con storie e carriere molto diverse, candidati per guidare il Paese in uno dei periodi più incerti della storia canadese. Andiamo a vederli da vicino…
TORONTO – Tutto secondo copione. Ieri a mezzogiorno il primo ministro Mark Carney ha incontrato la governatrice generale Mary Simon presentando la formale richiesta di dissoluzione della Camera. Il Canada entra ufficialmente in campagna elettorale, con il voto anticipato in programma il 28 aprile… Read More in Corriere Canadese >>>
TORONTO – Il Canada si avvicina al voto. Come ampiamente previsto, domenica il primo ministro Mark Carney raggiungerà la governatrice generale Mary Simon per chiedere lo scioglimento della Camera e la conseguenze indizione delle elezioni anticipate. Due le date in ballo, un nodo che deve ancora essere sciolto dal successore di Justin Trudeau: 28 aprile o 5 maggio. La scelta definitiva sarà fatta nelle prossime ore dell’entourage dell’ex governatore di Bank of Canada… Read More in Corriere Canadese >>>
TORONTO – Doug Ford inaugura ufficialmente il suo terzo mandato con un’agenda di governo monotematica o quasi: contrastare la minaccia dei dazi doganali. Ieri pomeriggio a Queen’s Park il premier ha effettuato il giuramento insieme ai componenti del nuovo governo provinciale. Un esecutivo, quello guidato dal leader del Progressive Conservative, all’insegna della continuità, visto che tutte le pedine chiave della squadra di governo della scorsa legislatura sono state confermate al loro portafoglio… Read More in Corriere Canadese >>>
TORONTO – Liberali in vantaggio, conservatori in stallo, neodemocratici in caduta libera. È questa l’istantanea scattata dagli ultimi sondaggi in vista del voto anticipato primaverile, un ritorno alle urne caratterizzato da quel “fattore Trump” che nel giro di un mese ha completamento rivoluzionato i rapporti di forza tra i partiti federali… Read More in Corriere Canadese >>>