TORONTO – Pesante passo indietro dell’economia canadese. A confermarlo sono stati ieiri i dati definitivi di Statistics Canada che mettono in luce come il Prodotto interno lordo nel terzo trimestre del 2023 abbia subito una significativa contrazione, pari all’1,1 per cento. Le cause principali, sottolinea il rapporto dell’Agenzia nazionale di statistica, sono stati un evidente rallentamento dei consumi interno e un calo inaspettato delle esportazioni. A bilanciare i dati allarmanti del terzo quarto dell’anno in corso arrivano però le cifre definitive del trimestre precedente: in via preliminare StatsCan aveva messo in luce una piccola contrazione del Pil, mentre in realtà i numeri definitivi di aprile, maggio e giugno parlano di una inaspettata crescita economica dell’1,4 per cento…
TORONTO – Cresce la sfiducia verso Justin Trudeau, ma il primo ministro non ha alcuna intenzione di fare il fatidico passo indietro. A confermare il grado di disaffezione dell’elettorato canadese nei confronti del leader liberale arriva un sondaggio realizzato da Ipsos nel quale si mette in luce come non solo la popolarità di Trudeau si ai minimi storici, ma pure come anche una buona fetta della base liberale ritenga necessario voltare pagina e dotarsi di una nuova leadership in vista delle prossime elezioni federali, in programma nell’autunno del 2025. Stando al sondaggio presentato ieri, il 72 per cento degli intervistati riterrebbe opportuno che Trudeau rassegnasse le sue dimissioni: quasi tre canadesi su quattro quindi ritengono che il leader liberale, dopo anni ininterrotti alla guida del Canada, abbia fatto il suo tempo e debba farsi da parte…
TORONTO – Il nuovo New Deal per la Città di Toronto rappresenta un nuovo significativo grattacapo per Justin Trudeau. Il primo ministro, in picchiata nei sondaggi – l’ultimo in ordine di tempo, quello di Abacus Data, dà un margine di vantaggio per il Partito Conservatore di 15 punti percentuali – alle prese con un tracollo negli indici di popolarità e bersaglio principale del malcontento generalizzato che serpeggia nell’elettorato canadese, deve ora fare i conti con questo nuovo asse Doug Ford-Olivia Chow che potrebbe creargli ulteriori problemi in questa fase di grande difficoltà…
TORONTO – Un “accordo storico”, che permetterà al governo provinciale di coprire 1,2 miliardi di dollari di costi operativi della Città di Toronto. Ad annunciarlo sono stato ieri il premier dell’Ontario Doug Ford e il sindaco di Toronto Olivia Chow, che hanno sottolineato la portata epocale del “New Deal” siglato dai due livelli di governo che permetterà a City Hall di allocare nuove risorse per altre emergenze, crisi abitativa e strutture degli shelter in primis. Cuore dell’accordo, frutto di un lungo confronto tra la Provincia e il Comune, è il passaggio della responsabilità e della gestione della Don Valley Park e della Gardiner Express da Toronto al governo Provinciale: questo passaggio di consegne avrà degli effetti benefici sui conti pubblici della città anche negli anni futuri, quantificati in 7,6 miliardi di dollari…
TORONTO – Quindici punti percentuali. A tanto ammonta il gap che divide in questo momento il Partito Conservatore e il Partito Liberale nelle intenzioni di voto. L’istantanea scattata da Abacus Data, su un corposo campione di 3.450 intervistati, conferma come in questo momento il partito di Pierre Poilievre si trovi sulla buona strada per vincere le prossime elezioni federali e, allo stesso tempo, per portare alla House of Commons una significativa maggioranza parlamentare: dal 2019 in Canada il governo può contare solo su una maggioranza relativa in parlamento e questo ha contributo all’instabilità politica nella ultime due legislature…