TORONTO – La città di Toronto ha bisogno di una guida nuova, autorevole e affidabile: serve il cambiamento. È questa la tesi ripetuta, con sfumature diverse ma uguale nella sostanza, da tutti i pretendenti alla poltrona di sindaco di Toronto che ieri, in occasione dell’apertura ufficiali delle liste, hanno apposto il loro nome nella lista delle candidature.
TORONTO – Il conto alla rovescia è finito: la campagna elettorale per la carica di sindaco di Toronto entra finalmente nel vivo. Con l’apertura ufficiale della registrazione delle candidature, in programma oggi a City Hall, la città volta definitivamente pagina dopo gli otto anni e mezzo dell’era Tory.
TORONTO – La popolarità di Justin Trudeau è in caduta libera, sale invece quella di Pierre Poilievre (nella foto sopra). A certificarlo è un sondaggio presentato ieri dalla Nanos nel quale si mette in luce come per la prima volta, alla domanda specifica su quale politico federale ricoprirebbe meglio il ruolo di primo ministro, il leader dell’opposizione ha scavalcato il capo del governo liberale. Si tratta di un dato estremamente significativo, perché certifica come la diffidenza dell’elettorato canadese nei confronti di Poilievre – anche a causa di posizioni controverse assunte in passato, come il sostegno al cosiddetto Freedom Convoy o l’appoggio alle critpovalute – stia lentamente scemando.
TORONTO – Gli otto anni di amministrazione Tory hanno lasciato solo macerie a Toronto. Non solo ci troviamo a dover fare i conti con il nodo sicurezza, con le aggressioni quotidiane sui mezzi della Ttc, con il dramma della viabilità soffocata da lavori in corso continui e la dittatura delle piste ciclabili che impediscono agli automobilisti di spostarsi da un quartiere all’altro della città in tempi accettabili e con le tasse di proprietà che hanno raggiunto livelli record: ora a Toronto improvvisamente siamo nel bel mezzo di un brusco risveglio dell’intera amministrazione cittadina che deve fare i conti con un buco di bilancio imbarazzante provocato – questo almeno secondo la narrazione dell’ex sindaco – dalla pandemia di Covid 19, dalle spese che sono aumentate e dagli introiti che sono crollati. Un rosso di 933 milioni di dollari, stando a quanto messo nero su bianco nel budget cittadino del 2023. City Hall si aspettava il pronto soccorso degli altri livelli di governo, ma le sue speranze si sono rivelate una chimera.
TORONTO – Misure anti inflazione, incentivi per lo sviluppo delle industrie a basso impatto ambientale e sostegno della crescita. Il Budget 2023 del governo guidato da Justin Trudeau mette nero su bianco le linee guida dell’agenda di governo per i prossimi dodici mesi e conferma quelle che erano state le priorità già elencate nell’ultimo periodo da Chrystia Freeland. Il ministro delle Finanze, ieri pomeriggio subito dopo la chiusura dei mercati, ha presentato la Manovra alla House of Commons, una legge di bilancio che stando alle previsioni dovrebbe ottenere il via libera decisivo dell’Ndp di Jagmeet Singh.