TORONTO – Tensioni tra Ottawa e Pechino. A ventiquattrore dall’annuncio dell’attivazione di dazi doganali pari al 100 per cento da parte del Canada sui veicoli elettrici di produzione cinese, accompagnati da un inasprimento delle tariffe del 25 per cento su alluminio e acciaio, arriva pronta la risposta del gigante asiatico, che promette ritorsioni di carattere commerciale e chiede al governo liberale guidato dal primo ministro Justin Trudeau di tornare sui propri passi…
TORONTO – Giro di vite sull’immigrazione temporanea: il governo federale liberale guidato da Justin Trudeau ha annunciato, ieri, una drastica riduzione del numero di lavoratori stranieri temporanei a basso salario, a partire dal prossimo 26 settembre, a vantaggio dei lavoratori canadesi. Come? …
TORONTO – Stretta sulle auto elettriche cinesi. Ad annunciarla sono stati ieri il primo ministro Justin Trudeau, che in mattinata ha presentato le linee guida del provvedimento, e i ministri Chrystia Freeland, François-Philippe Champagne e Mary Ng, che invece sono entrati nel dettaglio delle nuove misure…
TORONTO – In the end, almost a day after the start of the widely announced railway strike, the largest in the history of Canada, the federal government “woke up”: on Thursday evening, when the country was already effectively paralysed, the Federal Labor Minister, Steve MacKinnon, has announced he will use powers under the Labor Code to “ensure industrial peace” and to impose binding arbitration. Calmly, only on Saturday, the Federal Labor Board followed up on the minister’s announcement by establishing that freight trains will have to start running again on Monday morning (tomorrow, after four days of stoppage), thus ordering thousands of railway employees to return to work and to interrupt the strike called following the bitter contractual dispute between the union (Teamsters) and the country’s two main railways: Canadian National Railway (CN) and Canadian Pacific Kansas City (CPKC). →
AGGIORNAMENTO: Parlando a Ottawa quasi 24 ore dopo che migliaia di lavoratori delle due principali compagnie ferroviarie del Paese sono entrati in sciopero, il ministro federale del Lavoro, Steve MacKinnon, ha detto che utilizzerà i suoi poteri ai sensi del Codice del lavoro canadese per “garantire la pace industriale” e imporre un arbitrato finale e vincolante. Intanto, lo sciopero continua.
TORONTO – Ieri, le due più grandi ferrovie canadesi si sono fermate, confermando così lo sciopero proclamato 72 ore prima dalla Teamsters Canada Rail Conference per chiedere migliori condizioni per i propri associati: oltre 9mila lavoratori in tutto il Paese. E lo sciopero – tuttora in corso mentre scriviamo – ha già causato disagi e danni economici che rischiano di assumere proporzioni preoccupanti se l’agitazione – che non ha precedenti nella storia canadese – non rientrerà…