I mezzi russi in Ucraina girano con la lettera “Z” in bella vista, cosa che ha molto eccitato le febbrili menti che navigano sui social. Dovrebbe essere semplicemente il simbolo identificativo dei blindati e degli altri veicoli dedicati all’invasione, per evitare che si sparino tra loro— anche se è curioso ricordare che la “Z” non appare come tale nell’alfabeto cirillico russo. In sé, il fatto non è tanto strano: è comune nel mondo militare l’usanza di denominare le operazioni con, per esempio, le lettere dell’alfabeto greco: “delta”, “gamma”, “sigma” e così via…
ROMA – Quando fu eletto Presidente della Russia Putin, nel discorso di accettazione citando la caduta del muro di Berlino del novembre 1989, disse che si sarebbero evitati tanti problemi se l’Europa Orientale non fosse stata lasciata dai russi così frettolosamente. Egli era convinto che il più macroscopico errore che la Russia bolscevica avesse mai potuto commettere era stato quello di permettere l’indipendenza delle Repubbliche che gravitavano nell’orbita sovietica, soprattutto di quelle slave, creando “il più grande gruppo etnico del mondo, quello russo diviso da confini di Stato”.
Prosegue sul Corriere Canadese la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico…
AOSTA – Nell’innevata località di Gressoney, non distante dai pendii sempiterni del ghiacciaio del Lyskamm, si ergono le puntute torri di un piccolo sogno di fine Ottocento. Si tratta della residenza in stile medievale che Margherita di Savoia, prima sovrana d’Italia (Maria Adelaide d’Austria si era spenta nel 1855), si fece costruire per i soggiorni di piacere tanto estivi quanto invernali. Questa piccolo edificio ed il suo eclettismo architettonico sono solo un frammento dell’animo della consorte di Umberto I che divenne epitome schietta delle donne italiane nella penisola da poco unificata…
TORONTO – In occasione della Giornata internazionale della donna, L’Istituto Italiano di Cultura di Toronto organizza oggi un intervento della professoressa Angelica Pesarini, dal titolo: “’You Were the Shame of Race’. Black Italian women, history and resistance”. Angelica Pesarini (nella foto), entrata recentemente a far parte del Dipartimento di Italian Studies della University of Toronto (la avevamo intervista per quest’occasione il mese scorso), è un’esperta di studi critici sulla razza, genere, e identità italiana…