TORONTO – Visita in redazione al Corriere Canadese, domenica scorsa, di due deputate conservatrici: Anna Roberts (ministro ombra per la Terza Età) e Shannon Stubbs (ministro ombra per le Risorse Naturali), accompagnate da Rabea Allos – collaboratore di Orat, Organizzazione patrocinata dalla Diocesi di Toronto per i nuovi arrivati – sono venute a trovarci per scoprire come nasce il nostro quotidiano…
TORONTO – Serve un’azione più energetica e decisa da parte del governo federale per il controllo del confine con gli Stati Uniti. È questo l’appello lanciato dai premier durante l’incontro d’emergenza convocato dal primo ministro Justin Trudeau per fare il punto della situazione sull’onda lunga della decisione – anche se per ora è solo una minaccia – da parte del presidente eletto Donald Trump di attivare dazi doganali del 25 per cento per tutti i prodotti canadesi a partire dal prossimo 20 gennaio…
TORONTO – Arriva la “vacanza fiscale” per il periodo natalizio: ieri, infatti, è stata approvata la proposta di legge (Bill C-78) liberale che prevede una sospensione di due mesi dell’imposta sui beni e servizi o dell’imposta sulle vendite armonizzata su decine di articoli, tra cui alcuni generi alimentari, bevande alcoliche, abbigliamento per bambini…
TORONTO – Sempre più canadesi stanno contraendo debiti aggiuntivi a causa dell’elevato costo della vita, con conseguente aumento dei mancati pagamenti di prestiti e carte di credito: è quanto emerge dai nuovi report di Equifax e TransUnion, secondo i quali il debito dei consumatori nel terzo trimestre del 2024 ha raggiunto un record di 2,5 trilioni di dollari, con un aumento del 4,1% rispetto all’anno scorso. In aumento anche le “gravi inadempienze”, ovvero quando i pagamenti sono in ritardo di 90 giorni o più: sono aumentate di quasi il 2% rispetto all’anno scorso…
TORONTO – Di fronte alle minacce del presidente eletto Donald Trump serve solamente una cosa: la pazienza. Lo sostiene Flavio Volpe (nella foto sopra), che durante un’intervista concessa al Corriere Canadese ha sottolineato come a suo avviso, in questa fase, l’errore più grave per il governo canadese sarebbe quello di lasciarsi trasportare dagli umori del momento e di adottare, di conseguenza, una strategia affrettata che non porterebbe ad alcun risultato. Anche perché, secondo il presidente dell’APMA (Automotive Parts Manufacturers’ Association), in questo momento manca ancora un interlocutore a Sud del confine…