TORONTO – York Catholic District School Board (YCDSB) no longer believes in its own Constitutionally mandated obligation to defend and promote the catholicity of its schools. Both the Director (Domenic Scuglia) and the Chair (Frank Alexander) have ceded responsibility for that to the teachers’ union, OECTA and its local president, a certain Mike Totten.
TORONTO – Molti insegnanti sono modelli di virtù, esempi e modelli per i bambini affidati alle loro cure. “Servono” in loco parentis, i nostri surrogati una volta che li lasciamo nella proprietà della scuola. Come minimo, da loro, ci aspettiamo che trasmettano valori che riflettano l’amore per “l’apprendimento” (analisi critica), il senso di responsabilità, il rispetto per la Legge (e tutto ciò che comporta) e l’impegno per la visione istituzionale del loro datore di lavoro… noi, i genitori dei loro studenti.
TORONTO – Many teachers are paragons of virtue, examples and role models for the children under their care. They “serve” in loco parentis – our surrogates once we drop them off onto the school property. At a bare minimum, from them, we expect that they will impart values reflecting love of “learning” (critical analysis), a sense of responsibility, respect for the Law (and all that it entails) and commitment to the institutional vision of their employer… us, the parents of their students.
TORONTO – È caos allo York Catholic District School Board, dove è in corso un vero e proprio braccio di ferro fra i genitori che non vogliono che i loro figli – ancora in tenera età – vengano sottoposti, “con la scusa dell’inclusività”, a pressioni sugli orientamenti sessuali e lo stesso Provveditorato che, con fiduciari e corpo docente, sostiene l’esatto contrario e vuole supportare iniziative a favore della comunità LGBTQ+. Nella riunione dello scorso 28 febbraio due genitori, Carlo Ravenna e Sheree Di Vittorio, hanno espresso le loro preoccupazioni in proposito (“i nostri figli hanno diritto alla loro innocenza”, hanno detto) e si è creato un clima di tensione culminato con l’arrivo della polizia. Per domani sera è previsto un altro meeting, con quattro interventi (due per “parte”): la stessa Sheree aveva chiesto di poter intervenire ma le è stata negata tale possibilità. Il Corriere Canadese le ha chiesto l’intervento che avrebbe letto: verrà pubblicato nell’edizione cartacea di domani (28 marzo 2023). Intanto eccolo, qui di seguito, integralmente.
TORONTO – È uscita la nuova classifica delle “migliori” università del mondo (poi spiegheremo le virgolette) e spicca, in Canada, il primato della McGill University sull’Università di Toronto: l’aeteno di Montreal si piazza infatti al 31esimo posto nel ranking mondiale, quello di Toronto al 34esimo…