CORRIERE CANADESE / Candidati a quota 58: in corsa D’Amico, Chow in testa nelle intenzioni di voto
TORONTO – Continua ad allungarsi la lista delle candidature nella corsa a sindaco di Toronto. Con gli ultimi quattro pretendenti a scendere in campo – il fiduciario del provveditorato cattolico Frank D’Amico, l’imprenditore Darren Atkinson, Ari Grosman e John Ransome – siamo giunti a quota 58, tenendo conto che il 59° candidato, Rupica Singh Waraich, ha deciso di ritirarsi. Un numero record per il dopo Tory, che potrebbe crescere ulteriormente visto che la scadenza per la presentazione della lista definitiva è stata fissata al 12 maggio.
D’Amico si presenta con una piattaforma programmatica che gira attorno a quattro proposte principali. La prima è quella della settimana lavorativa di quattro giorni: D’Amico – fa sapere il trustee del Toronto Catholic District School Board – si “impegna a esplorare i benefici di una settimana lavorativa di quattro giorni, che non solo darebbe ai lavoratori più tempo da trascorrere con le loro famiglie e perseguire le loro passioni, ma contribuirebbe anche a ridurre la congestione del traffico e migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata”. Il fiduciario cattolico poi presenta una proposta già lanciata la scorsa settimana da un altro candidato, Anthony Furey: eliminare la tassa sul trasferimento di terreni. Nel suo programma, infine, trovano spazio un nuovo piano di sostegno alla nutrizione per tutti gli studenti di Toronto e l’estensione del servizio di metropolitana fino alle 4 del mattino il venerdì e il sabato sera.
Nel frattempo continuano ad essere pubblicati i sondaggi che cercano di tastare il polso dell’elettorato torontino. L’ultimo in ordine di tempo è quello della Mainstreet Research secondo il quale è Olivia Chow la candidata in testa nelle intenzioni di voto in vista dell’appuntamento alle urne del 26 giungo. L’ex deputata neodemocratica, se si votasse in questo momento, si attesterebbe attorno al 26 per cento, tallonata da Ana Bailao al 21 per cento e Josh Matlow al 14 per cento. Staccatissimi gli altri principali candidati, con l’ex capo della polizia cittadina Mark Saunders che non va oltre l’11 per cento delle preferenze, il consigliere comunale Brad Bradford che si attesta al 9 per cento e la deputata liberale provinciale Mitzie Hunter che naviga attorno al cinque per cento. Il resto degli altri candidati, tutti con percentuali davvero marginali, devono dividersi il restante 14 per cento delle intenzioni di voto.
Nel sondaggio è stato anche chiesto agli intervistati cosa pensassero dei piani del governo provinciale di spostare l’Ontario Science Centre all’Ontario Place e di riqualificare il sito di Ontario Place come spa e parco acquatico. Una proposta questa lanciata dalla Bailao all’inizio della campagna elettorale che è stata poi abbracciata dal premier dell’Ontario Doug Ford, diventando uno dei temi dominanti in questa corsa a sindaco.
Secondo i risultati dell’indagine demoscopica della Mainstreet Research, il 29 per cento degli elettori si oppone fortemente allo spostamento del Science Centre, mentre il 10 per cento è in qualche modo contrario. Il 15 per cento sostiene fortemente la proposta, mentre il 17 per cento la sostiene in qualche modo e il 28 per cento non ha un’idea precisa in proposito. Percentuali queste chi si ripetono anche sulla seconda proposta, quella di sviluppo di Therme Spa e parco acquatico all’Ontario Place.
Nella foto in alto, l’Aula del consiglio comunale a Toronto