CORRIERE CANADESE / Corsa a sindaco, Matlow apre le danze: la campagna elettorale sta entrando nel vivo
TORONTO – Il conto alla rovescia è finito: la campagna elettorale per la carica di sindaco di Toronto entra finalmente nel vivo. Con l’apertura ufficiale della registrazione delle candidature, in programma oggi a City Hall, la città volta definitivamente pagina dopo gli otto anni e mezzo dell’era Tory.
Sarà il consigliere comunale Josh Matlow, come confermato ieri attraverso un comunicato stampa, ad aprire le danze alle 9 di mattina, con l’iscrizione del suo nome nella griglia delle candidatura. Il consigliere del Ward 12 Toronto-St. Paul’s sarà solamente il primo di una lunga lista di aspiranti alla carica di primo cittadino che nelle scorse settimane hanno dichiarato il loro interesse alla candidatura, anche se adesso si dovrà passare dalle parole ai fatti. Pronta a scendere in campo Ana Bailão, consigliera comunale eletta a Daventport, a City Hall dal 2010 al 2022. Per cinque anni, dal 2017 all’anno scorso, ha anche ricoperto la carica di vice sindaco sotto John Tory.
La scorsa settimana ha confermato la sua intenzione di candidarsi anche Brad Bradford, consigliere comunale di Beaches—East York eletto nel 2018 e ancora in carica a City Hall. Sarà della partita anche Rob Davis, ex consigliere comunale del Ward 28 York Eglinton dal 1997 al 2000.
Certa la presenza di Anthony Furey, editorialista di numerose testate giornalistiche che per molti anni ha seguito da vicino le vicende della politica comunale. Confermata anche la candidatura di Mitzie Hunter, attualmente deputata provinciale nelle fila del Partito Liberale, che in passato ha ricoperto anche numerosi incarichi di governo sotto l’amministrazione guidata dall’ex premier Kathleen Wynne.
Si giocherà le proprie chance anche l’ex capo della polizia cittadina Mark Saunders, che alle ultime elezioni provinciali ha provato, senza successo, a farsi eleggere nel parlamento sotto le fila del Progressive Conservative di Doug Ford.
In corsa anche l’ex consigliere comunale Giorgio Mammoliti, che alle ultime elezioni municipali si era candidato, perdendo, per diventare sindaco di Wasaga Beach. Tra i nomi che continuano a girare ci sono anche quelli di Blake Acton, Chloe Brown, Kevin Clarke, Frank D’Angelo, Gil Peñalosa e Knia Singh.
Grande attesa, infine, per la possibile candidatura di Olivia Chow, vedova dell’ex leader dell’Ndp Jack Layton, già deputata federale per i neodemocratici e consigliera comunale di Toronto. Chow si candidò anche nel 2014 ma venne sconfitta da John Tory.
In ogni caso, visto il regolamento che preside le candidature a sindaco, è probabile che la lista degli aspiranti sindaci sarà molto lunga, esattamente come accade lo scorso anno, quando gli sfidanti di Tory furono addirittura trenta.
Per candidarsi infatti basta dimostrare di essere residenti a Toronto, pagare una quota di iscrizione di 200 dollari e accompagnare la propria domanda con venticinque firme di sostegno da parte di persone aventi diritto di voto a Toronto. Paletti blandi, che faranno lievitare le candidature.
I temi che domineranno questa campagna elettorale sono abbastanza chiari: il nodo sicurezza in città, con un particolare focus sui mezzi e le stazioni della Ttc, l’aumento delle tasse e il buco di bilancio che non sarà ripianato da i fondi della provincia e del governo federale, la viabilità e la gestione dei nuovi poteri del sindaco, che alcuni candidati vorrebbero eliminare.