CORRIERE CANADESE / La gente arranca, Trudeau fa vacanze di lusso
TORONTO – I canadesi “normali” faticano ad arrivare a fine mese, tra prezzi alle stelle, affitti impossibili, inflazione e tassi di interesse ai massimi livelli. E il primo ministro che fa? “Dà l’esempio”, spendendo circa 160mila dollari pubblici – fra sicurezza e costi del personale che deve muoversi nel caso di un viaggio di un primo ministro – per una vacanza di una settimana con la famiglia in Giamaica durante l’inverno, in una lussuosa tenuta (Prospect Villas) appartenente ad un ricco amico di famiglia, Peter Green, che due anni fa ha pure fatto una cospicua donazione alla Fondazione Pierre Elliott Trudeau.
I dettagli del viaggio di Justin Trudeau sono contenuti nei documenti presentati alla Camera dei Comuni il mese scorso in risposta alle domande dei parlamentari e sono finiti sotto i riflettori dopo un servizio di CBC / Radio-Canada.
E le opposizioni si sono naturalmentr scatenate, ma non soltanto loro: anche l’alleato (di convenienza, visto che il governo è di minoranza) Jagmeet Singh ha stigmatizzato il comportamento del “suo” primo ministro. “Qui c’è un problema etico”, ha detto il leader dell’NDP, facendo riferimento alle difficoltà affrontate dai canadesi che non possono permettersi servizi sanitari privati o che stanno lottando con il costo degli alloggi o della spesa. “Quello che mostra questa vacanza è un altro esempio di un primo ministro che non comprende la realtà dei canadesi di tutti i giorni, non ha vissuto quelle lotte e non è disposto a usare ogni potere, ogni strumento a sua disposizione per risolvere quei problemi”.
Il fatto, poi, che la vacanza abbia avuto come mèta la struttura di un sostenitore della Fondazione Trudeau, ha messo ancora più in cattiva luce il primo ministro, visto che la stessa Fondazione – intitolata a suo padre – è finita nella bufera per una donazione di $ 200.000 con presunti legami con Pechino, cioè la capitale del regime comunista cinese che stato oggetto di accuse di tentata interferenza straniera nelle elezioni federali canadesi. Insomma, un pasticcio, in merito al quale lo stesso Justin Trudeau ha ripetutamente affermato di non essere coinvolto da anni nella Fondazione intitolata al padre. Salvo poi andare in vacanza nella lussuosa struttura di un generoso donatore della Fondazione.
Il primo ministro è stato in Giamaica con la sua famiglia dal 26 dicembre 2022 al 4 gennaio 2023. Le spese dettagliate del viaggio includono $ 115.526 per la sicurezza garantita dalla RCMP per Trudeau e la sua famiglia. Inoltre, il conto prevede l’impiego di quattro membri dell’equipaggio di volo della Royal Canadian Air Force (RCAF): tutti i primi ministri sono tenuti a volare su un aereo della Royal Canadian Air Force per motivi di sicurezza, anche se è per viaggi personali, e quel conto ammonta a $ 29.951,92 in alloggi, $ 3.685,05 in indennità giornaliere e $ 40,20 in altre spese, comprese le commissioni sui cambi valuta ed il trasporto via terra, mentre i pasti sono stati forniti dall’hotel. Inoltre, il Privy Council Office (PCO) ha registrato spese per $ 16.859,11.
Ma il primo ministro non è nuovo a queste spese: i voli della famiglia da e per il Costa Rica durante le vacanze di Natale del 2019 sono costati al governo federale circa $ 57.000 mentre altre migliaia di dollari sono state spese per il soggiorno degli equipaggi di volo. La Canadian Taxpayer’s Federation in seguito ha sostenuto che i costi erano probabilmente più vicini ad un totale di poco meno di $ 200.000, una volta conteggiati tutti i costi dell’equipaggio di volo e quelli operativi per l’aereo governativo. Già nel 2016, Trudeau era finito nella bufera per una vacanza sull’isola privata dell’Aga Khan alle Bahamas: costo del viaggio, oltre $ 200.000. Il lupo perde il pelo ma non il vizio…
Nelle foto in alto, una delle proprietà di “Prospect Villas” in Giamaica, dove il primo ministro Justin Trudeau (nella foto piccola, dalla sua pagina Twitter) ha trascorso le vacanze invernali con la famiglia (foto da https://www.prospect-villas.com)