CORRIERE CANADESE / Omicidio Magalhaes, una tragedia annunciata
TORONTO – Aggressioni, minacce, violenza sessuale, possesso illegale di un’arma da fuoco, mancato rispetto della libertà condizionata. Ma anche problemi di salute mentale e tossicodipendenza. Che Jordan O’Brien-Tobin fosse una mina vagante – ancor prima dell’omicidio di Gabriel Magalhaes di soli 16 anni – lo aveva già capito il giudice del tribunale dell’Ontario Sandra Caponecchia.
“Il pubblico è a rischio senza la riabilitazione di cui ha così chiaramente bisogno”, ha detto Caponecchia in un’udienza di condanna lo scorso anno per un’aggressione a Mississauga con un taglierino – uno della lunga serie di reati che hanno visto Jordan O’Brien-Tobin dentro e fuori dai tribunali penali per tutta la sua vita prima di uccidere Magalhaes alla stazione metro di Keele il 25 marzo.
Nelle trascrizioni dell’udienza di condanna del 29 settembre 2022, il giudice ha dettagliato la lunga storia criminale di O’Brien-Tobin, tra cui “quattro aggressioni precedenti dal 2021 e molte, molte violazioni degli ordini del tribunale”, nonché la sua “straordinaria” storia di violenza familiare e problemi di salute mentale. Per aiutarlo ad affrontare questi problemi, il giudice ha ordinato a O’Brien-Tobin di sottoporsi a sedute di consulenza che avrebbe dovuto iniziare subito dopo il suo rilascio dal carcere ma non è chiaro se abbia mai ricevuto le terapie del caso.
I documenti del tribunale, parte di una serie di documenti ottenuti dallo Star, aggiungono nuovi tasselli al puzzle nel tentativo di saperne di più sulla vita del sospettato di un crimine crudele e insensato.
Solo due settimane prima, come riferito da The Star, O’Brien-Tobin, 22 anni, era stato rilasciato in libertà vigilata per violenza sessuale a Toronto. I registri del tribunale rivelano che è stato accusato in almeno altri 40 procedimenti penali in Ontario dal 2020, alcuni con più capi di accusa ciascuno. Tali reati includono diversi altri casi di aggressione, almeno due violenze sessuali e accuse multiple per violazione delle condizioni di libertà condizionata.
I verbali dell’udienza di condanna a Mississauga, sette mesi prima dell’uccisione di Magalhaes, rivelano un tribunale profondamente preoccupato per potenziali ulteriori violenze di O’Brien-Tobin. O’Brien-Tobin, ha osservato il giudice, era stato davanti alla corte più di 21 volte per circa 69 reati diversi, senza contare quelli precedenti. “Mi è stato detto che vuole aiuto e ha fatto alcuni passi preliminari per riceverlo, ma a questo punto ha bisogno di una seria riabilitazione – ha detto Caponecchia – se ottiene la giusta attenzione di cui ha bisogno sia per la dipendenza che per i problemi di salute mentale, non c’è motivo per cui non possa continuare a vivere una vita produttiva”.
Il passato di O’Brien-Tobin, che è padre di tre figli, non è “per niente invidiabile”, ha detto il giudice Caponecchia. “All’età di quattro anni ha perso il padre, ha subito abusi familiari molto violenti fin dalla giovane età, da bambino gli sono stati diagnosticati problemi di salute mentale tra cui depressione grave e un disturbo bipolare – ha detto il giudice – ha lottato con l’alcol e la tossicodipendenza sin da quando era un adolescente, sperimentando overdose, a volte ha avuto tendenze suicide”.
Ottenere una diagnosi per i suoi problemi di salute mentale e sottoporsi alle terapie del caso almeno una volta al mese è quanto il giudice Caponecchia aveva richiesto come condizione per la sua libertà vigilata. Dai documenti del tribunale sembra invece che O’Brien-Tobin sia stato ospite di numerosi rifugi per senzatetto e che non abbia mai seguito un percorso medico per i suoi problemi di salute mentale e tossicodipendenza.
La stazione metropolitana di Keele (Wikipedia)