È morto Gino Strada, fondatore di Emergency: ha curato 11 milioni di persone in zone di guerra
Ha dedicato l’intera vita agli altri, portando la sua esperienza di medico specializzato in chirurgia d’urgenza ovunque ci fosse una guerra: Iraq, Afghanistan, Cambogia, Serbia, Eritrea, Sierra Leone, Sudan, Algeria, Angola, Palestina, Nicaragua, Sri Lanka. Oggi, all’età di 73 anni, Gino Strada (nella foto tratta dalla sua pagina Facebook) se n’è andato.
Il fondatore di Emergency – l’organizzatore umanitaria attraverso la quale lo stesso Strada ha curato, durante la sua attività, 11 milioni di persone in tutto il mondo – è morto mentre si trovava in Normandia dove stava trascorrendo un periodo di riposo: stando a quanto si è appreso, era malato di cuore.
“Ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell’umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l’altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“In coerenza con la nostra Costituzione che ripudia la guerra, Gino Strada -ha aggiunto il Capo dello Stato – ha fatto di questa indicazione l’ispirazione delle azioni umanitarie sviluppate in Italia e all’estero, esprimendo, con coraggio, una linea alternativa allo scontro tra i popoli e al loro interno. Nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e a quanti gli sono stati vicini, rendo onore alla sua figura”.
Significativo il messaggio dell’unica figlia di Strada, Cecilia, su Facebook. “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere… beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre. Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo”.