Jacobs da sogno: medaglia d’oro nei cento metri, è il primo italiano nella storia dell’atletica leggera
TOKYO – Nel giro di un paio d’ore, ha infranto ogni record e ha portato l’Italia sul tetto del mondo nella disciplina più amata dell’atletica leggera.
Lamont Marcell Jacobs è stato il primo atleta italiano in grado di qualificarsi per una finale olimpica nei 100 metri piani e contestualmente il primo italiano a vincere una medaglia nella specialità e il primo italiano a vincere la medaglia d’oro.
Tre traguardi tagliati ai giochi olimpici di Tokyo, dove Jacobs ha anche fatto registrare un nuovo record europeo nella disciplina, prima grazie ai 9″84 nella semifinale, poi con i 9”80 della finale nella quale ha superato se stesso. Contestualmente è diventato anche il secondo italiano, dopo Filippo Tortu, a infrangere la barriera dei 10 secondi.
In finale, Jacobs – classe 1994, nato a El Paso (Texas) da padre texano e madre italiana – ha battuto lo statunitense Kersey (9,84) e il canadese De Grasse (9,89).
“Era il mio sogno da bambino: ho corso più che potevo”, ha detto ai microfoni di Rai Sport, a caldo, Jacobs dopo la finale. “Ho vinto un oro Olimpico dopo Bolt, da non crederci, stanotte guardando il soffitto forse lo realizzerò!”
Ma quello di Marcell Jacobs non è stato l’unico successo italiano: Gianmarco Tamberi, 29 anni, di Civitanova Marche (Macerata), ha infatti vinto la medaglia d’oro nel salto in alto, ex aequo con il qatariota Mutaz Essa Barshim. Entrambi hanno saltato 2,37 al primo tentativo, poi dopo aver fallito i 2,39 hanno optato per l’ex aequo – sono anche molto amici – per evitare lo spareggio. Bronzo per il bielorusso Maksim Nedasekau.
Le foto (in alto Jacobs, qui sopra l’abbraccio fra Jacobs e Tamberi) sono tratte dal profilo Twitter di Italia Team