La visita del Papa, fra realtà e “giornalismo”
TORONTO – Piangi per il giornalismo canadese. Non mi riferisco alla varietà di “impresa privata” il cui chiaro mandato è guidato da un imperativo implacabile di soddisfare le richieste mensili di buste paga e i requisiti operativi per rimanere a galla e rilevanti per i loro lettori. Piuttosto, sii rattristato dal “falso giornalismo” offerto da rapporti e commenti quasi statali su questioni che dovrebbero aiutare a definire chi siamo come Paese e come società…