Lea, 12 anni, italo-messicana:
una promessa della pop music
Ha la musica nel sangue, e si sente: provate ad ascoltarla nel duetto di “Vivo per lei” con il grande cantante/compositore messicano Juan Pablo Manzanero, figlio dell’indimenticato Armando.
Lea Garza (nella foto sopra), 12 anni, è una promessa della musica leggera e non a caso quest’anno ha avuto la possibilità di partecipare alla “Sanremojunior World Final” in Italia come unica rappresentante per il Messico, paese nel quale vive dall’età di 9 anni (è nata a Miami) con la madre Giulia Nenci, toscana, ed il padre Javier Garza, messicano.
Ha la musica nel sangue, Lea, perché è nipote e figlia d’arte: il nonno, Xavier Garza, era membro di gruppi rock messicani degli anni ’70 come Los Locos Del Ritmo e Mr. Loco con il quale vinse, nel 1975, il “Yamaha Contest”; il padre, Javier Garza (nella foto sotto, con Lea), è un ingegnere del suono di fama internazionale (ha lavorato con Shakira, Ricky Martin, Eros Ramazzotti, Madonna, Phil Collins, Alessia Cara, Gloria Estefan, Jennifer López…) e ha vinto ben 16 “Grammy” tra Latin e American; la madre, Giulia Nenci, è terapeuta di psicobiomusica, una terapia che usa le differenti frequenze del suono come strumento essenziale del processo di una cura per il benessere psicofisico.
Inevitabile che anche Lea prendesse la strada la musica: a 5 anni ha preso le prime lezioni di canto e pianoforte e, appena compiuti i 12 anni, ha partecipato ad un concorso canoro organizzato in Messico da Tijuana, arrivando prima – su cinquanta partecipanti provenienti da tutto il Messico – con una video-cover di “Stone Cold” di Demi Lovato. Fra i giudici del concorso, c’erano anche il cantante David Cavazos e la maestra Lula Ross, vocal coach di un programma televisivo messicano molto noto, “La Academia”. Il video è finito su YouTube è Lea è stata notata da molti talent-scouts e la visibilità le ha consentito di avviare una serie di collaborazioni come quella con Juan Pablo Manzanero in “Vivo per lei” – che adesso è in rotazione su Spotify, ascoltatela qua: “Vivo per lei” – e quella con gli italiani Jalisse, vincitori del Festival di Sanremo del 1997, con i quali sta lavorando al suo primo disco, insieme ad altri artisti, messicani e non solo.
Intanto, canta in tre lingue (sta studiando anche il Francese) ed è in gara in un altro concorso, “Yesports”, organizzato in Cina: Lea è l’unica rappresentante messicana (è possibile votarla on line cliccando qua: yesportstalents – il 9 aprile saranno proclamati i vincitori).
Il suo sogno? Diventare come Alessia Cara. “Due anni fa – racconta Lea – ho mandato un video ad Alessia per dirle che è il mio modello di cantante e lei mi ha risposto invitandomi a lavorare duro per il mio sogno perché averne uno è meraviglioso”. Un dettaglio: la nonna di Lea di cognome fa Caracciolo, come Alessia. E se fossero imparentate alla lontana? Buon sangue non mente…