Procida “vista” da Giuseppe Leone, il poeta della fotografia
RAGUSA – Il fotografo di Ragusa Giuseppe Leone (nella foto) ha fatto tappa a Procida, l’isola del golfo di Napoli che nel 2022 sarà la Capitale italiana della Cultura. Motivo ed occasione della sua trasferta il progetto “La scoperta della Campania”, promosso e prodotto dal Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” con la direzione di Mario Esposito.
Sull’isola, cui Lamartine dedicò “La Graziella” ed Elsa Morante la famosa “Isola di Arturo”, Leone ha potuto trovare profonde prospettive ispirative, guardandola con gli occhi di uno scrittore per immagini, piuttosto che con quelli di un giornalista o di un fotografo di reportage.
Giuseppe Leone, infatti, attraverso la macchina fotografica, che è la macchina più perfetta della sua poesia, ha potuto qui riascoltare voci, musiche di paesaggi culturali ed umani, che sono alla base di questo progetto di ampio respiro per un nuovo Grand Tour.
Come ha avuto modo di sottolineare Pietrangelo Buttafuoco all’interno del catalogo dedicato alla mostra fotografica “Metafore”, ancora in scena a Bergamo per la curatela di Elisabetta Sgarbi, “l’occhio fotografico di Giuseppe Leone è immaginale. Il suo segno – il contrassegno plastico tutto suo del bianco e nero raccolto in un clic- è uno scavo nell’imago, dove ciò che si rappresenta si percepisce ben oltre l’immaginario”.
L’artista ragusano, autore di opere con Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, è un abile interprete del mondo isolano, come attestano del resto i titoli di alcuni suoi volumi: “L’isola nuda”, “L’isola del pensiero”, ecc.
Ora, in questo viaggio personalissimo di arte e di vita, anche l’isola campana entra a far parte di un mondo mitico di bellezza, letteratura e poesia, attraverso il racconto della fotografia.