“Qui rido io”, la vita e l’opera di Eduardo Scarpetta in un film di Mario Martone
TORONTO – Quando si parla di teatro in Italia oggi, si pensa a un’attività ormai troppo spesso elitaria, privilegio di una nicchia di appassionati solitamente benestanti e spesso pensionati, o di studenti di materie umanistiche che sgomitano per meritarsi il loro posto nella nuova generazione di intellettuali. Una visione cruda, forse un po’ esasperata; rimane il fatto che mentre oggi i teatri si rivolgono a pochi eletti, un tempo il teatro apparteneva al popolo. Sarà che una volta non c’era ancora il cinema o per meglio dire Netflix, e i social media non avevano colonizzato gran parte del nostro tempo libero…