San Marino, da “capitale” mondiale dei contagi a “Covid-free” grazie allo Sputnik
SAN MARINO – Di record in record. San Marino, la piccola Repubblica incastonata tra l’Emilia Romagna e le Marche, nel centro dell’Italia, potrebbe essere presto uno Stato Covid-free, anche grazie all’utilizzo del vaccino russo Sputnik che qui è stato somministrato massicciamente, visti i ritardi registrati nella distribuzione degli altri vaccini. Dall’inizio della campagna vaccinale nella Repubblica di San Marino, sono infatti già state superate le 21mila somministrazioni di vaccini su un totale di circa 35mila abitanti.
Una svolta per la piccola Repubblica che nei mesi scorsi ha detenuto un altro record, negativo, mondiale: quello del maggior numero di contagiati e di morti in rapporto alla popolazione, più di Stati Uniti, India e Brasile (ovviamente in proporzione). In totale – dall’inizio della pandemia – sono stati infatti registrati 5.030 contagiati e 88 morti. Ma nelle ultime 24 ore (il dato è del 19 aprile) i nuovi casi sono stati zero. La campagna di vaccinazione dunque funziona e i risultati si vedono anche sul fronte delle riaperture: didattica in presenza, ristoranti aperti anche a cena, coprifuoco posticipato a mezzanotte dal prossimo 26 aprile.
Tutto merito dei vaccini, sui quali il governo sanmarinese ha lavorato sodo, prima per entrare nell’approvvigionamento europeo di vaccini come Pfizer e Moderna, approvati da Ema e Aifa, poi, a causa dei rallentamenti ben noti anche all’Italia, per stipulare un accordo per la fornitura di Sputnik V. Così, in due mesi lo Stato del Titano ha ricevuto 68mila dosi di vaccino russo: 34mila prime dosi e 34mila seconde dosi. E nella Repubblica del Titano sono arrivate anche 7.020 dosi del vaccino Pfizer Biontech.
Alla data del 19 aprile 2021, stando ai dati dell’Iss di San Marino, risulta che sono state somministrate in totale 21.905 dosi di vaccino: 13.460 vaccinate con la prima dose, 8.445 anche con la seconda. Sono state somministrate 11.465 prime dosi di Sputnik e 7.136 della seconda e 1.995 prime dosi di Pfizer e 1.309 di richiami di Pfizer Biontech. E nel giro di dieci giorni, si è passata da una percentuale di contagi del 10% ad una dell’1-2%, fino allo zero di oggi.
E visto che i vaccini a San Marino dovrebbero addirittura avanzare, si sta pensando a sottoporre all’immunizzazione i lavoratori transfrontalieri – circa 6.500 – che ogni giorno frequentano la piccola Repubblica e che potrebbero portare il virus “in casa”: è infatti allo studio un accordo con lo lo Stato italiano, per consentire al Titano di vaccinare anche i non sanmarinesi. E diventare, così, totalmente Covid-free.