Sanzioni: il pacifico Canada ed il resto del mondo

TORONTO – Le sanzioni funzionano? Ero già in giro quando scoppiò la crisi missilistica cubana nell’ottobre del 1962. Sia il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy che il premier sovietico Nikita Krushchev tenevano il mondo in allerta, temendo una guerra nucleare. Questo però non è successo. Ciò che è successo è stata una sanzione economica su vasta scala contro Cuba da parte degli Stati Uniti, tuttora in vigore. Quindi, alla domanda “Le sanzioni funzionano?”, la mia risposta sarebbe: non per Cuba. Questo piccolo Paese che si trova a sole 90 miglia da Key West, in Florida, “in trincea” da ormai 63 anni, è riuscito a sopravvivere senza commerciare con gli Stati Uniti.

Il Canada utilizza le sanzioni principalmente per ragioni economiche contro Paesi i cui leader sono caduti nel dimenticatoio. Ha sanzionato, ai sensi della legge delle Nazioni Unite e della legge sulle misure economiche speciali, paesi come Bielorussia, Cina, Iran, Iraq, Russia e Repubblica Democratica di Corea, solo per citarne alcuni. Le sanzioni riguardano non solo l’acquisizione di beni di consumo, ma anche la produzione e la fabbricazione di articoli da vendere ad altri paesi. In poche parole, si tratta di esportare e importare. Quindi, commercio.

Quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno mobilitato tutti i leader internazionali, compreso il nostro primo ministro Justin Trudeau, affinché si unissero alle sanzioni contro la Russia. Da allora, i russi hanno sofferto economicamente. Il 40% del budget russo è ora destinato allo sforzo bellico. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in modo esponenziale e i tassi di interesse sono al 21%. Tuttavia, la Russia continua a condurre la guerra contro l’Ucraina. Finora ha chiesto aiuto alla Cina.

Spesso sono le persone a soffrire. Le sanzioni non scoraggiano i leader dei Paesi sanzionati a fermare le loro aggressioni contro il proprio popolo e contro i popoli di altre Nazioni. Ma, a volte, funzionano. Prendiamo ad esempio la Libia. Le sanzioni hanno costretto questo paese a consegnare gli attentatori di Lockerbie. In aggiunta a ciò, hanno costretto la Libia ad abbandonare il suo programma di armi nucleari. D’altro canto, sanzionare l’Iran non gli ha impedito di portare avanti il ​​suo programma di guerra nucleare.

Un altro Paese ha mai sanzionato il Canada? Non che io sappia. Siamo una Nazione timorata di Dio: il nostro popolo crede nella compassione, nella giustizia, nell’uguaglianza e nella pace.

TRADUZIONE IN ITALIANO  (dall’originale Inglese/Filippino su www.cnmng.ca) A CURA DI MARZIO PELÙ

Foto di Cole Keister da Unsplash