TORONTO – Da uno contro tutti a tutti contro uno. Sono bastati un paio di sondaggi che davano Olivia Chow (nella foto sopra) in testa alle intenzioni di voto degli elettori di Toronto a far coalizzare – si fa per dire – gli aspiranti sindaci contro l’ndippina. Non c’è stato dibattito o annuncio dei candidati di spicco – Mark Saunders, Josh Matlow, Ana Bailão, Anthony Furey, Mitzie Hunter e Brad Bradford – nei quali il nome della Chow non compariva…
TORONTO – Comincia ad avere i primi effetti la tempesta mediatica relativa alle interferenze cinesi sulla politica canadese. Un deputato provinciale dell’Ontario, Vincent Ke, si è dimesso dal caucus dei Conservatori Progressisti e siederà come indipendente, con effetto immediato, a causa dei suoi (presunti) legami con il Partito Comunista Cinese, dei quali ha parlato venerdì scorso Global News: notizie che lo stesso Ke ha smentito, definendole “false e diffamatorie”.
“Storicamente parlando il numero due alle primarie diventa quasi sempre il candidato del partito” alle prossime presidenziali. Lo ha detto il senatore Ted Cruz, repubblicano del Texas, il quale conseguì il secondo posto alle primarie repubblicane nel 2016. Gli attacchi personali fra i primi due della classe caddero a grappoli in quelle primarie. Alla fine Trump insultò non solo Cruz ma persino la moglie e il padre.