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YCDSB “woke”, mamma cattolica censurata dal Provveditorato: ecco l’intervento che avrebbe voluto leggere

TORONTO – È caos allo York Catholic District School Board, dove è in corso un vero e proprio braccio di ferro fra i genitori che non vogliono che i loro figli – ancora in tenera età – vengano sottoposti, “con la scusa dell’inclusività”, a pressioni sugli orientamenti sessuali e lo stesso Provveditorato che, con fiduciari e corpo docente, sostiene l’esatto contrario e vuole supportare iniziative a favore della comunità LGBTQ+. Nella riunione dello scorso 28 febbraio due genitori, Carlo Ravenna e Sheree Di Vittorio, hanno espresso le loro preoccupazioni in proposito (“i nostri figli hanno diritto alla loro innocenza”, hanno detto) e si è creato un clima di tensione culminato con l’arrivo della polizia. Per domani sera è previsto un altro meeting, con quattro interventi (due per “parte”): la stessa Sheree aveva chiesto di poter intervenire ma le è stata negata tale possibilità. Il Corriere Canadese le ha chiesto l’intervento che avrebbe letto: verrà pubblicato nell’edizione cartacea di domani (28 marzo 2023). Intanto eccolo, qui di seguito, integralmente. 

Vescovo americano toglie lo status di “cattolica” a scuola che sventola le bandiere LGBT E BLM: il Cattolicesimo è sempre più diviso in Nordamerica

È in atto una profonda divisione nel Cattolicesimo in Nordamerica e tale dicotomia appare particolarmente evidente in ambito scolastico, sia in Canada che negli USA. Il vescovo della Diocesi di Worcester (Massachusetts, USA), ha rimosso pochi giorni fa lo status di “cattolico” da una scuola gestita dai gesuiti dopo che l’istituto ha disatteso il suo ordine di non sventolare la bandiera arcobaleno LGBT e la bandiera del movimento Black Lives Matter (BLM)… Read More in Corriere Canadese >>> 

Educazione cattolica al bivio questa settimana

TORONTO – Mi chiedo in che modo 1,8 milioni di dollari fatturati da studi legali esterni contribuiscono all’istruzione dei nostri figli al TCDSB. Sarà per Libri, per iPad, per aerazione adeguata nelle scuole, per più o migliori insegnanti, per programmi di computer funzionanti, magari per pasti indicati ai bambini delle comunità emarginate? Purtroppo, le risposte sono tutte negative… Read More in Corriere Canadese >>>