TORONTO – Siamo alla follia. Dopo che il messaggio dedicato alla mamma della Kew Beach Junior Public School di Toronto ha scatenato proteste ed è stato rimosso, ora anche gli insegnanti della scuola La Chanterelle di Quebec City hanno deciso di abolire la tradizionale festa della mamma con una più generica “festa dei genitori” che sia più inclusiva e non fonte di discriminazione nei confronti delle famiglie dove non ci sono una mamma e un papà ma due mamme, o magari due papà…
Today, Corriere Canadese is publishing its second interview on the contending candidates seeking election as Mayor of Toronto. As yesterday, 80 individuals have registered with the Elections Office at City Hall. Qualified candidates needed to provide at a minimum: 1. Proof of Canadian citizenship 2. Proof of a residence or business in Toronto 3. Endorsement from at least 25 other fellow citizens 4. $200.00.
When the registration process closes on May 12, Corriere Canadese will publish a list of those who still allow their name to stand. In the meantime, the Italian newspaper proposes, but will not be limited to, interviewing interested candidates whom “the polls” suggest may garner at least 4% of the votes. In the last election, only 29% of eligible voters cast a ballot.
TORONTO – ODIO è “le mot du jour”, la parola del giorno. Il vocabolario woke identifica coloro che sono in disaccordo con i “praticanti” di quella nebulosa ideologia come odiatori. Una recente elezione provinciale riguardante la struttura di governance di oltre 57.000 avvocati e 10.000 assistenti legali che esercitano in Ontario ha prodotto alcuni risultati interessanti…
TORONTO – Si complica il “giallo” delle minacce cinesi al deputato conservatore Michael Chong, che Pechino avrebbe preso di mira (lui e la sua famiglia) per posizioni anti-cinesi. Adesso, dopo che “la frittata è fatta” (lunedì il governo federale ha espulso il diplomatico cinese Zhao Wei, martedì la Cina ha reagito espellendo a sua volta la console canadese Jennifer Lynn Lalonde), tutti e tre i consiglieri per la sicurezza nazionale e l’intelligence che hanno lavorato per il primo ministro Justin Trudeau nel 2021 hanno dichiarato a Global News di non ricordare di aver ricevuto una valutazione top secret dell’intelligence preparata quell’anno su Pechino che prendesse di mira il deputato conservatore Michael Chong e la sua famiglia a Hong Kong. Inevitabile chiedersi come è possibile che il rapporto del Canadian Security Intelligence Service (CSIS), che sarebbe stato inviato alla scrivania dell’alto funzionario della sicurezza nazionale del primo ministro, sia passato “inosservato”…