TORONTO – Lo aveva già suggerito la scorsa settimana ma ieri, il premier Doug Ford, ha confermato ufficialmente che l’Ontario Science Centre avrà una nuova casa sul lungolago di Toronto. E le polemiche, già in corso, ora non possono far altro che aumentare a dismisura, dal momento che sono in molti a temere che l’aerea non sarà più di uso pubblico.
TORONTO – I canadesi “normali” faticano ad arrivare a fine mese, tra prezzi alle stelle, affitti impossibili, inflazione e tassi di interesse ai massimi livelli. E il primo ministro che fa? “Dà l’esempio”, spendendo circa 160mila dollari pubblici – fra sicurezza e costi del personale che deve muoversi nel caso di un viaggio di un primo ministro – per una vacanza di una settimana con la famiglia in Giamaica durante l’inverno, in una lussuosa tenuta (Prospect Villas) appartenente ad un ricco amico di famiglia, Peter Green, che due anni fa ha pure fatto una cospicua donazione alla Fondazione Pierre Elliott Trudeau.
TORONTO – Una nuova legislazione – ’The Better Schools and Student Outcomes Act’ – che si prefigge lo scopo di “rifocalizzare il sistema educativo sul miglioramento dei risultati per gli studenti” è stata presentata ieri a Queens Park dal ministro dell’Istruzione dell’Ontario Stephen Lecce.
TORONTO – Olivia Chow (nella foto sopra) rompe gli indugi e annuncia la sua candidatura alla corsa a sindaco. Il nome dell’ex parlamentare neodemocratica, già candidata alla carica di primo cittadino nel 2014, girava da parecchio tempo come uno delle potenziali candidature al dopo-Tory, tanto che in numerosi sondaggi veniva aggiunto alla lista dei pretendenti ufficiali. Da ieri mattina la Chow entra ufficialmente nella griglia delle candidature, andando a completare una lista lunghissima con molti nomi di peso: in tutto 47. “Vivere a Toronto sta diventando sempre più difficile – ha dichiarato – questa è ancora una grande città, ma non per tutti. È una situazione che deve cambiare”.
TORONTO – Domenica 16 aprile, i cristiani ortodossi [di rito orientale] celebrano la Pasqua. I politici cristiani nominali (quelli che non praticano più l’osservazione dei riti pasquali associate al rito occidentale [cioè cattolico] perché distratti dal “coniglietto pasquale” e dalla “caccia alle uova”), assenti dalle cerimonie religiose la settimana scorsa, hanno colto l’occasione per manifestare rispetto per le comunità che sono ancora fedeli alle loro credenze religiose.