TORONTO – Siamo entrati nella fase più critica di questa pandemia. Come avevano abbondantemente preannunciato i virologi di mezzo mondo già dal metà dicembre, Omicron è molto più infettiva rispetto alle varianti precedenti – alcuni esperti si azzardano a dire che sia il virus più contagioso della storia dell’umanità – e anche se, in generale, questo nuovo ceppo porta con sé sintomi più lievi ed è meno efficace nell’attacco dei tessuti polmonari, lo tsunami di casi sta creando una situazione d’emergenza senza precedenti, qui in Ontario come nel resto del mondo…
TORONTO – La minaccia rappresentata da Omicron continua ad aumentare di giorno in giorno. In Ontario una delle più impellenti difficoltà è quella di capire fino a che punto la nuova variante stia alimentando il contagio in questa ondata della pandemia…
TORONTO – È una crisi profonda quella che sta attraversando il settore dell’assistenza a domicilio. Durante la pandemia di Covid-19 si è verificata una fuga mai vista prima di personale verso altre parti del sistema sanitario. “Abbiamo perso letteralmente oltre 3.000 tra infermieri, terapisti qualificati e operatori di supporto personale – ha affermato Sue VanderBent, ceo di Home Care Ontario, che rappresenta i fornitori di assistenza domiciliare in Ontario – e questa è una pessima notizia per gli abitanti dell’Ontario che stanno ricevendo assistenza domiciliare perché ora il numero è così ridotto che molte persone rimangono ad aspettare a casa un’infermiera o un terapista o un psw che non arriverà”…
TORONTO – Con il voto di solito si volta pagina. Si chiude, di fatto, l’ultimo capitolo di una stagione politica e inizia una nuova fase. Le elezioni federali del 20 settembre rappresentano un’eccezione, perché non sono state in grado di risolvere né le contraddizioni di un governo debole, sostenuto da una minoranza fragile alla Camera, né tantomeno l’inefficacia e l’instabilità delle opposizioni, sulle quali il primo ministro in pectore Justin Trudeau ha costruito le proprie fortune politiche…
TORONTO – Il “Destino Manifesto” americano – in termini odierni, il colonialismo sfrenato – giustificava l’occupazione del territorio aborigeno, la pulizia etnica e la guerra coloniale nel diciannovesimo secolo associando un ethos quasi religioso con l’obiettivo più velato e volgare: “c’è l’oro in quelle colline là”…