TORONTO – Comincia ad avere i primi effetti la tempesta mediatica relativa alle interferenze cinesi sulla politica canadese. Un deputato provinciale dell’Ontario, Vincent Ke, si è dimesso dal caucus dei Conservatori Progressisti e siederà come indipendente, con effetto immediato, a causa dei suoi (presunti) legami con il Partito Comunista Cinese, dei quali ha parlato venerdì scorso Global News: notizie che lo stesso Ke ha smentito, definendole “false e diffamatorie”.
TORONTO – Il tradimento e la protesta, le dimissioni e il ripensamento, il calcolo politico che cozza contro l’orgoglio e la dignità. A volte la realtà supera la finzione e a City Hall, mentre viene scritto il nuovo capitolo del “Torygate”, troviamo tutti gli ingredienti che ci permettono di passare dalla – a volte – noiosa cronaca politica alla trama di un romanzo popolare. Ieri in consiglio comunale è iniziata la discussione dal budget da 16 miliardi e spiccioli che contiene l’aumento record delle tasse di proprietà e che rappresenta la prima manovra cittadina partorita dai nuovi poteri del sindaco…
TORONTO – “Should I Stay or Should I Go?”: “Devo restare o devo andarmene?”. Chissà se in questi giorni John Tory abbia canticchiato tra sé l’iconica canzone dei Clash del 1981, divorato dal dubbio, dal rimorso e forse anche dall’ambizione messa da parte dopo essere stato travolto dallo scandalo a sfondo sessuale della scorsa settimana. Per ora a City Hall le bocce sono ferme, in attesa dell’importante appuntamento di oggi, dove il consiglio comunale – presieduto ancora una volta dal sindaco dimissionario – si riunirà per discutere e approvare il budget 2023, il più importante atto del Comune che avrà delle significative ricadute e conseguenze sulla vita quotidiana di tutti i cittadini di Toronto…
TORONTO – È stallo a City Hall. L’annunciato passo indietro di John Tory ha gettato il Comune di Toronto in un limbo proprio nella settimana più importante per l’amministrazione cittadina, con la finalizzazione del budget alle porte e con i punti interrogativi provocati dalla legge provinciale che non solo ha attribuito nuovi poteri al sindaco – ora dimissionario – di Toronto, ma che ha anche modificato profondamente le procedure di approvazione della manovra cittadina. Insomma, lo scandalo che ha travolto Tory avrà delle implicazioni molto significative anche nell’immediato futuro, con un clima d’incertezza che caratterizza la vita dell’amministrazione cittadina nelle settimane a venire…