KABUL – “Un’altra epica protesta a #Kabul con le donne afgane che si rifiutano di smettere di marciare quando si scontrano con i #talebani”. Il tweet è di ieri ed è stato postato da Fazila Baloch, attivista che da giorni pubblica le immagini delle proteste delle donne di Kabul…
KABUL – Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Vale per tutti i lupi, anche quelli talebani. E così, dopo i primi “proclami” (“siamo cambiati”, “rispetteremo il popolo afghano”, “le donne avranno ruoli di governo”, etc, etc.), giorno dopo giorno è venuta fuori la verità…
Quali donne e quale fortuna inesprimibile: l’una, immigrata, in giro per le strade di Parigi ballando e suonando il tamburello, nel suo costume ciociaro, diciottanni; l’altra americana, capitalista, cultrice d’arte, resa immortale da Picasso e la terza, moglie di un postino, madre di tre figli, proletaria, tramandata ai posteri da Van Gogh! E quali le ragioni e motivazioni che hanno stimolato i tre titani dell’arte verso queste tre donne? (more…)
TORONTO – Più di 2.700 persone evacuate con aerei canadesi, oltre 500 nella sola giornata di martedì. E ci si sta affrettando a mettere in salvo altre persone ma il tempo stringe perché anche il Canada dovrà ritirare le proprie truppe entro il 31 agosto, data fissata dai talebani per l’uscita dal Paese di “tutti gli stranieri”. È quanto è emerso dalla conferenza stampa di ieri – la seconda in pochi giorni – dei quattro ministri federali canadesi Marco Mendicino (Immigrazione), Harjit Sajjan (Difesa), Maryam Monsef (Donne) e Marc Garneau (Esteri)…
KABUL – Donne picchiate, giovani frustati solo perché indossavano i jeans. E burqa che vanno a ruba. Con il ritorno dei talebani, Kabul ha fatto un salto indietro di vent’anni, nonostante i “buoni propositi” manifestanti dai militanti dell’Emirato Islamico al loro arrivo nella capitale del Paese. A fare da cassa di risonanza alla “nuova” situazione sono soprattutto i social network. In un post pubblicato su Facebook e riportato dal quotidiano britannico Daily Telegraph, un ragazzo afghano ha raccontato che stava camminando con i suoi amici a Kabul quando sono stati fermati da alcuni talebani che li hanno accusati di “non rispettare l’Islam” perché indossavano i jeans. Due sono riusciti a scappare ma gli altri sono stati picchiati, frustati sul collo e minacciati con una pistola…
Nella foto, da Wikimedia Commons, un negozio di burqa a Kabul (commons.wikimedia)