TORONTO – La lingua è tutto, o almeno così sembra. Non lo so per certo. La mia istruzione in italiano fu interrotta quando i miei genitori presero la decisione di ricominciare la loro vita (compresa la mia) nella terra che il mio nonno materno chiamava casa dalla fine del 1800, e nella quale divenne “cittadino” prima che Wilfrid Laurier portò il paese alle elezioni del 1911…
TORONTO – Da uno contro tutti a tutti contro uno. Sono bastati un paio di sondaggi che davano Olivia Chow (nella foto sopra) in testa alle intenzioni di voto degli elettori di Toronto a far coalizzare – si fa per dire – gli aspiranti sindaci contro l’ndippina. Non c’è stato dibattito o annuncio dei candidati di spicco – Mark Saunders, Josh Matlow, Ana Bailão, Anthony Furey, Mitzie Hunter e Brad Bradford – nei quali il nome della Chow non compariva…
TORONTO – A scanso d’equivoci è meglio mettere subito le carte in tavola: salvo terremoti politici dell’ultima ora, Olivia Chow sarà il 66° sindaco della città di Toronto. Se così non fosse, ci troveremmo davanti al più grande abbaglio demoscopico nella storia della statistica nel nostro Paese, visto che tutti i sondaggi effettuati a partire dallo scorso 2 aprile – ripetiamo, tutti – da numerose agenzie di rilevazione hanno indicato l’ex parlamentare neodemocratica nettamente in testa nelle intenzioni di voto. E non stiamo parlando di un vantaggio significativo ma recuperabile, ma di una fuga che ha creatun abisso…
TORONTO – Mentre stavo scrivendo questo, uno dei candidati è apparso in uno sproloquio [non politicamente corretto] lamentandosi del triste stato delle cose nella città di Toronto. Quel candidato, attuale consigliere e parte di ogni decisione concordata dal consiglio comunale nell’era John Tory, ha tentato – invano, per questo osservatore – di deporre tutti i mali della città ai piedi dell’ex sindaco dimenticato…