TORONTO – Pubblica sicurezza, lotta agli sprechi a City Hall, efficienza nella macchina cittadina, stop alla costruzione ormai fuori controllo delle piste ciclabili. Sono queste le basi della piattaforma programmatica di Anthony Furey, candidato alla carica di sindaco alle prossime elezioni cittadine a Toronto in programma il prossimo 26 giugno. Con una lunga esperienza alle spalle da giornalista, editorialista e commentatore politico, Furey ha deciso di fare il grande salto e passare dall’altra parte della barricata, lanciando la sua sfida per il dopo Tory a Toronto. “Mi batterò per i cittadini di Toronto – ha detto Furey durante un’intervista esclusiva con il Corriere Canadese – Ci sono troppe voci che sono state escluse dal municipio negli ultimi anni: gente normale, piccole imprese, diverse comunità culturali, gruppi, e riporterò tutte queste voci a City Hall”…
TORONTO – Ammetto di sostenere il concetto che l’umanità (donna, uomo, gente) possiede due caratteristiche distinte: un corpo e un’anima – istinto e libero arbitrio. Quest’ultima è la capacità innata (se si è in uno stato di buona salute mentale) di fare una scelta deliberata di fronte ad un’alternativa e di assumersene la responsabilità…
Ideologica e divisiva. Ha assunto questi connotati la festa della mamma secondo alcune scuole che si sono affrettate a cancellarla dal proprio calendario. Nessuna discriminazione verso le famiglie non tradizionali ma non si può accettare che il diritto di un bambino ad avere una mamma e un papà venga calpestato. Così come è assurdo, che facendo leva sulla non inclusività le scuole si arroghino il diritto di penalizzare gli altri bambini togliendo loro la festa della mamma…
TORONTO – Siamo alla follia. Dopo che il messaggio dedicato alla mamma della Kew Beach Junior Public School di Toronto ha scatenato proteste ed è stato rimosso, ora anche gli insegnanti della scuola La Chanterelle di Quebec City hanno deciso di abolire la tradizionale festa della mamma con una più generica “festa dei genitori” che sia più inclusiva e non fonte di discriminazione nei confronti delle famiglie dove non ci sono una mamma e un papà ma due mamme, o magari due papà…