TORONTO – La città di Toronto ha bisogno di una guida nuova, autorevole e affidabile: serve il cambiamento. È questa la tesi ripetuta, con sfumature diverse ma uguale nella sostanza, da tutti i pretendenti alla poltrona di sindaco di Toronto che ieri, in occasione dell’apertura ufficiali delle liste, hanno apposto il loro nome nella lista delle candidature.
TORONTO – È stallo a City Hall. L’annunciato passo indietro di John Tory ha gettato il Comune di Toronto in un limbo proprio nella settimana più importante per l’amministrazione cittadina, con la finalizzazione del budget alle porte e con i punti interrogativi provocati dalla legge provinciale che non solo ha attribuito nuovi poteri al sindaco – ora dimissionario – di Toronto, ma che ha anche modificato profondamente le procedure di approvazione della manovra cittadina. Insomma, lo scandalo che ha travolto Tory avrà delle implicazioni molto significative anche nell’immediato futuro, con un clima d’incertezza che caratterizza la vita dell’amministrazione cittadina nelle settimane a venire…
TORONTO – Stangata doveva essere e stangata è stata. Nel primo budget cittadino dove il sindaco John Tory (nella foto sopra) ha potuto esercitare i nuovi poteri, è arrivato il più corposo rialzo delle tasse di proprietà dal 1998, anno dell’Amalgamation e della creazione della Toronto come oggi la conosciamo: più 5,5 per cento, un rincaro al quale dovrà poi essere sommato l’altro balzello dell’1,5 per cento – il City building levy – entrato in vigore nel 2022 su base triennale. In tutto, le tasse sulla casa avranno quindi un incremento del 7 per cento su base annua, un salasso che colpirà tutti i proprietari di beni immobili a Toronto…
TORONTO – John Tory ha usato i nuovi poteri attivati dalla riforma voluta da Doug Ford ed è subito polemica. Il sindaco di Toronto ha deciso di non aspettare e nonostante il tema della svolta approvata dal governo provinciale sia ancora al centro del dibattito politico, ha messo in atto quanto previsto dalla nuova legge…