VENEZIA – Sin dai tempi antichi la maschera ha avuto due funzioni: quella di celare l’identità e di trasformare la natura di chi la indossa. Indossando una maschera (non dimentichiamolo, in latino persona) nascondiamo al mondo i nostri tratti ed assumiamo le sembianze di chi o di ciò che ci pare. In prima battuta sono il teatro e le cerimonie religiose ad assumere il costume di indossare questi semplici oggetti concavi che ci velano, oggetti dal grande potere metamorfico. E in questi giorni di galani e frittelle come non pensare alle maschere colorate che popolano le calli e i campielli lagunari fino alle grandi sfilate in piazza San Marco? Ma la maschera ha sempre fatto parte della tradizione veneziana, anche slegata dal Carnevale? Scopriamolo insieme…
TOKYO – Come si può definire la più fulminante delle emozioni, quella che dura poco meno di dieci secondi, che ti fa palpitare il cuore, gridare ed alla fine persino piangere di gioia? Da domenica 1 agosto, per tutti gli italiani nel mondo, ha un nome e cognome: Lamont Marcell Jacobs..