Una poesia in tutte le lingue
per abbracciare il mondo

Non possiamo vederci, è vietato abbracciarsi. E chi è lontano resta lontano, perché non possiamo viaggiare. Ma c’è la poesia, che unisce i cuori. E se tradotta in tutte le lingue del mondo, cancella anche le distanze. Come è accaduto con “Parliamo con gli occhi”, che in pochi mesi è diventata una sorta di inno multilingue (dall’Italiano all’Afrikaans, fino alla lingua dei Nativi Canadesi) che abbraccia il mondo proprio quando il mondo stesso non può farlo. Un piccolo grande miracolo in piena pandemia, che si è presto trasformato in un progetto intitolato, non a caso, “La poesia abbraccia il mondo”.