TORONTO – Gli alleati del ministro Lecce a livello di consiglio d’istituto stanno cadendo come mosche, o almeno così sembra. Giovedì scorso i fiduciari del Toronto Catholic District School Board (TCDSB) sono stati costretti a prendere le distanze dall’agenda sui diritti umani di Lecce e chiedergli di tirarli fuori dalle sabbie mobili dei problemi legati al Covid per quanto riguarda il personale, le dimensioni delle classi e i problemi di salute. Gli hanno inviato una lettera educata, piena di cavilli, chiedendo più soldi ($ 42.000.000 secondo la nostra stima)…
EDMONTON – Altri 4.037 nuovi casi di Covid-19 in tre giorni, quelli dello scorso weekend. E altri 21 morti. L’Alberta è letteralmente nella morsa del virus, con gli ospedali sempre più pieni: attualmente sono ben 1.079 i ricoverati, di cui 257 in terapia intensiva. E circa il 74% delle persone in ospedale non è vaccinato…
PENNAPIEDIMONTE (Chieti) – Nel centro storico di Pennapiedimonte (CH), il 25 e 26 settembre 2021, si terrà Racconti di viaggio, una due giorni di esposizioni dedicate alle storie delle famiglie pennesi emigrate dal paese nel corso del ‘900. →
TORONTO – Il giorno tanto atteso, quello del rientro a scuola dopo mesi e mesi, è arrivato anche per gli studenti dei provveditorati di Toronto, pubblico e cattolico. E potrebbe essere un bel giorno, se non fosse per le mille incognite che incombono anche a causa dei ritardi nella riorganizzazione delle scuole, necessaria con la pandemia ancora in corso…
KABUL – Donne picchiate, giovani frustati solo perché indossavano i jeans. E burqa che vanno a ruba. Con il ritorno dei talebani, Kabul ha fatto un salto indietro di vent’anni, nonostante i “buoni propositi” manifestanti dai militanti dell’Emirato Islamico al loro arrivo nella capitale del Paese. A fare da cassa di risonanza alla “nuova” situazione sono soprattutto i social network. In un post pubblicato su Facebook e riportato dal quotidiano britannico Daily Telegraph, un ragazzo afghano ha raccontato che stava camminando con i suoi amici a Kabul quando sono stati fermati da alcuni talebani che li hanno accusati di “non rispettare l’Islam” perché indossavano i jeans. Due sono riusciti a scappare ma gli altri sono stati picchiati, frustati sul collo e minacciati con una pistola…
Nella foto, da Wikimedia Commons, un negozio di burqa a Kabul (commons.wikimedia)