OTTAWA – Testimoniando davanti a una commissione parlamentare venerdì, il capo dello staff del primo ministro Justin Trudeau, Katie Telford, ha offerto pochi nuovi spunti sulla questione dell’interferenza straniera, anche se documenti forniti ai parlamentari hanno rivelato le date dei briefing di intelligence di alto livello forniti al primo ministro su questo argomento tra il 2018 ed il 2023.
TORONTO – Le cose non vanno sempre così male come sembrano a prima vista. Poi, diventano decisamente insostenibili e “niente funziona”. Così sembrerebbe con la Fondazione Trudeau e con coloro che vi sono associati.
TORONTO – È una tragedia che non ha alcun senso, una tragedia immensa quella che si è consumata alla stazione metropolitana di Keele. La morte di Gabriel Magalhaes – 16 anni e tanta voglia di fare – per mano di Jordan O’Brien-Tobin ha toccato il cuore dei residenti di Toronto.
TORONTO – Per il primo ministro Justin Trudeau è tutto a posto e non c’è bisogno di fare ulteriori indagini. Ma, secondo quanto rivela Global News, tre settimane prima delle elezioni federali canadesi del 2019 i funzionari dei servizi segreti canadesi avrebbero tenuto un briefing urgente e riservato agli alti collaboratori dell’ufficio del primo ministro, avvertendoli che uno dei loro candidati faceva parte di una rete cinese di interferenze straniere: si tratterebbe di Han Dong, che il Canadian Security Intelligence Service (CSIS) aveva iniziato a seguire nel giugno di quell’anno e che sarebbe uno degli undici candidati dell’area di Toronto presumibilmente sostenuti da Pechino in quelle elezioni…