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Il wokismo non costruisce né Paese né società

TORONTO – Il Premier del Quebec, Francois Legault, con il 17% di vantaggio sul suo [non] rivale più vicino all’Assemblea Nazionale, continua a “caratterizzarlo” come un “nemico dello Stato” – la Nation Quebecoise, s’intende. In un articolo di Francesco Veronesi pubblicato la scorsa settimana, il sondaggista Angus Reid, nel suo primo sondaggio dopo le elezioni del Quebec, ha trovato il Premier così avanti rispetto ai partiti “mainstream” riconoscibili ai canadesi da essere a malapena colti dal proverbiale margine di errore… Read More in Corriere Canadese >>> 

Musicista, attore e regista: l’arte di Felder non ha confini

FIRENZE – I suoi personaggi sono protagonisti di produzioni e rappresentazioni teatrali; film come The Assembly, girato in Polonia con troupe italiana, Favole in musica nel Ghetto ebraico di Venezia, girato a Venezia; Chopin e Liszt a Parigi, altro film girato anche a Firenze, con una troupe tutta italiana e molti attori italiani: non solo il web è pieno di informazioni su un artista duttile come il canadese Hershey Felder, musicista che unisce sensibilità al suono alla bravura tecnica… Read More in Corriere Canadese >>> 

TDSB: “woke” sì, “sveglio” non tanto

TORONTO – La manifestazione degli studenti, venerdì 2 dicembre, presso il liceo accorpato di Keele Street (George Harvey e York Memorial: qui il nostro servizio di venerdì) è stata impressionante per diversi motivi. Uno, era pacifica e generalmente ben temperata. Due, al suo apice, c’erano, secondo il mio conteggio approssimativo (contestato da altri resoconti dei media interessati a gonfiare i numeri), circa 150 partecipanti (poco più del 10% del corpo studentesco registrato). Tre, gli studenti erano pronti a lanciare un messaggio in risposta alla pubblicità estremamente negativa che le loro scuole hanno ricevuto nei recenti resoconti della stampa e dei media… Read More in Corriere Canadese >>> 

Aiuti Covid, $ 3,2 miliardi a chi non aveva diritto: sono i “furbetti” Canadesi

TORONTO – Siamo noi italiani, di solito, a passare per “furbetti”, cioè per quelli che cercano di aggirare le regole per ottenere vantaggi personali. In realtà è un luogo comune, ma se fosse vero… beh, abbiamo trovato chi potrebbe darci del filo da torcere: i canadesi, che si sarebbero intascati la bellezza di 3,2 miliardi di dollari senza averne diritto, fornendo dati falsi… Read More in Corriere Canadese >>>