TORONTO – Ennesimo record negativo per gli ospedali dell’Ontario: i tempi medi di attesa per i pazienti che arrivano in pronto soccorso e devono essere ricoverati hanno raggiunto, a settembre, le 21,3 ore secondo i dati raccolti da Health Quality Ontario (HQO): un aumento considerevole rispetto ai già lunghissimi tempi medi di attesa registrati ad agosto (20,7 ore) e luglio ( 20,8 ore). Secondo HQO, quello di settembre rappresenta anche il tempo medio di attesa più alto per i ricoveri ospedalieri dai pronto soccorso dell’Ontario nell’ultimo anno (è invece impossibile fare un confronto con l’anno precedente perché i dati sono disponibili solo dal settembre del 2021 in poi)…
TORONTO – L’obbligo vaccinale c’è e rimarrà in vigore. Neppure la carenza di personale che ha portato ad una crisi con più pronto soccorso chiusi nei fine settimana è sufficiente ad ammorbidire la linea dura degli ospedali dell’Ontario che richiede ai dipendenti di immunizzarsi contro il Covid-19…
TORONTO – “Crisi è la parola giusta”. Ad aggiungersi al coro di medici e infermieri che lanciano l’allarme è anche il vicepresidente responsabile di Ontario Health Chris Simpson. La crescente pressione sul sistema sanitario della provincia non è frutto della fantasia ma una triste realtà anche se il governo Ford continua a negare l’evidenza minimizzando la gravità della situazione. “Sul settore dell’assistenza sanitaria grava una pressione e un peggioramento che penso, avvertiamo tutti, è tangibile – ha detto Simpson – dire che c’è una crisi è descrivere con una sola parola la situazione nei nostri ospedali”…
TORONTO – È emergenza negli ospedali di tutto il Canada. E non è il Covid-19 la prima causa della “sofferenza” delle strutture, bensì la carenza di personale. Lo avevamo già scritto, nelle scorse settimane, ma l’emergenza è tutt’altro che terminata come dimostra la decisione dell Peel Memorial Hospital, a Brampton, di ridurre l’orario di lavoro: domenica ha chiuso alle 17, invece che alle 21 come di consueto…
TORONTO – Il nome Muzzo non si tocca. All’indomani della notizia del suicidio di Edward Lake, padre dei tre bimbi uccisi nel 2015 da Marco Muzzo alla guida ubriaco, da più parti e con sempre maggiore insistenza i cittadini chiedono la rimozione del nome della famiglia dagli ospedali ai quali hanno elargito milioni di dollari in donazioni. Ma gli ospedali di Toronto e di Vaughan hanno risposto picche. Nel frattempo le due petizioni, che su on change.org (one e two) sollecitano che il nome Muzzo sparisca dalle pareti degli ospedali, continuano a raccogliere sempre più firme…