TORONTO – Justin Trudeau and Erin O’Toole are still uphill, just days before the reopening of the federal parliament. The prime minister is engaged tomorrow in the summit of the Leaders of North America – or summit of the Three Amigos, as it has now entered the common jargon – in Washington with US President Joe Biden and with his Mexican counterpart Andrés Manuel López Obrador, while the conservative leader has to deal with the internal rebellion that aims to change the leadership of the Conservative Party. →
TORONTO – La leadership di Erin O’Toole nel Partito Conservatore traballa sempre di più. Se nelle ultime settimane i segnali di malcontento all’interno del partito, i malumori della base e l’insoddisfazione di una parte della classe dirigente tory erano emersi in modo sporadico e disarticolato, ora invece siamo davanti a una aperta ribellione lanciata da chi vuole la testa del leader…
TORONTO – Erin O’Toole’s leadership in the Conservative Party is shaky more and more. If in recent weeks the signs of discontent within the party, the discontent of the base and the dissatisfaction of a part of the Tory ruling class had emerged sporadically and disjointedly, now we are facing an open rebellion launched by those who want the leader’s head. →
TORONTO – Brusca frenata sul possibile appoggio esterno dell’Ndp al governo. L’ipotesi di un accordo organico tra la maggioranza grit e i neodemocratici, che negli ultimi giorni è stata discussa a più riprese, è stata bocciata dal capogruppo alla Camera liberale, che ha bollato le voci della trattativa come semplici “speculazioni”. Mark Holland ha sottolineato come l’agenda politica del nuovo esecutivo non si discosterà di molto da quella del precedente governo, e questo anche nel rapporto con gli altri partiti presenti in parlamento: sì, quindi, alla collaborazione con tutte le forze politiche ma nessun accordo per un eventuale appoggio esterno…
TORONTO – Il tour europeo di Justin Trudeau è stato una boccata d’ossigeno, ma ora è tempo di affrontare le grane interne. Ieri il primo ministro è partito da Glasgow, in Scozia, e ha raggiunto Ottawa nel tardo pomeriggio. Dopo la visita ufficiale in Olanda, il Vertice G20 di Roma, gli incontri bilaterali – tra i quali anche quello con il premier italiano Mario Draghi – e il summit sul clima di Glasgow, Trudeau si prepara ad affrontare una serie di impegni a Parliament Hill che si preannunciano abbastanza impegnativi. Innanzitutto il leader liberale deve fare i conti con un contesto politico estremamente frammentario, con una luna di miele con l’elettorato che sostanzialmente non è mai iniziata e con una lunga serie di nodi da sciogliere nei prossimi mesi…