TORONTO – Justin Trudeau’s European tour was a breath of fresh air, but now it’s time to tackle the internal grit. Today the Prime Minister left Glasgow, Scotland, and reached Ottawa in the late afternoon. After the official visit to the Netherlands, the G20 Summit in Rome, the bilateral meetings – including the one with Italian Prime Minister Mario Draghi – and the climate summit in Glasgow, Trudeau is preparing to face a series of commitments at Parliament Hill that promise quite challenging. First of all, the liberal leader has to deal with an extremely fragmented political context, with a honeymoon with the electorate that basically never began and with a long series of knots to be solved in the coming months. (more…)
TORONTO – Prosegue la via crucis post elettorale per Justin Trudeau ed Erin O’Toole. Il primo ministro in pectore e il leader del Partito Conservatore continuano a dover fare i conti con le debolezze e le contraddizioni emerse nelle ultime settimane, in vista del giuramento del nuovo governo il prossimo 26 ottobre e il riavvio dei lavori parlamentari in programma il 22 novembre…
TORONTO – A venticinque giorni dalle elezioni federali il nuovo governo è ancora in alto mare. In questa fase il primo ministro in pectore Justin Trudeau è impegnato a completare il complicato puzzle, vagliando e soppesando pro e contro per ogni singola casella del suo futuro esecutivo. Si tratta di un’operazione lunga e delicata, dove il fattore del merito – seppur importante – è messo in secondo piano da altri elementi, quali provenienza geografica, appartenenza a un determinato gruppo etnico, gender…
TORONTO – Dare una seconda chance a Erin O’Toole o voltare pagina con un altro leader? È questo il bivio davanti al quale si trova la classe dirigente del Partito Conservatore, che deve fare i conti con il malcontento strisciante della base tory, insoddisfatta per la sconfitta alle urne, e l’insofferenza di un nutrito gruppo di parlamentari già pronti a mettere in discussione la leadership dell’ex ministro per gli Affari veterani…
TORONTO – A cinque giorni dal voto, conservatori e liberali si trovano in una sostanziale parità statistica. Gli ultimi sondaggi confermano come la distanza tra i due partiti sia al di sotto della soglia del 2 per cento, che rappresenta il margine d’errore e che quindi certifica come i rapporti di forza, espressi nelle intenzioni di voto dell’elettorato canadese, si siano cristallizzati in una parità generalizzata. Per cercare di capire quali siano le dinamiche che stanno caratterizzando questo nuovo equilibrio tra le forze politiche in corsa occorre andare ad analizzare la situazione su base regionale…