TORONTO – Il nuovo leader del Partito Conservatore sarà eletto il prossimo 10 settembre. Lo ha annunciato ieri l’organismo tory che gestisce la corsa alla leadership, che ha presentato anche la tempistica e le regole per le candidature. I tempi saranno strettissimi. Chiunque avrà intenzione di correre per la successione di Erin O’Toole dovrà presentare la documentazione richiesta entro il prossimo 19 aprile. Il tesseramento dei nuovi membri – elemento chiave per chiunque aspiri alla vittoria finale – dovrà chiudersi entro e non oltre il 3 giugno, mentre le votazioni da parte della base conservatrice avverranno a fine luglio-inizio agosto, con l’annuncio del vincitore il 10 settembre 2022…
TORONTO – Le divisioni a destra sono state pagate a caro prezzo da Erin O’Toole. A tre giorni di distanza dal voto federale, con i dati definitivi di Elections Canada, è possibile effettuare un’analisi comparata delle preferenze totali ricevute dai vari partiti in corsa in tutte le circoscrizioni canadesi. Ebbene, sono 21 i distretti federali dove la somma dei voti per i candidati conservatori e quelli del People’s Party di Maxime Bernier (nella foto) è superiore al totale delle preferenze ottenute dal candidato che alla fine ha conquistato il seggio. In pratica, se non ci fosse stata la spaccatura tra i due tronconi della destra canadese, in questi 21 distretti il candidato conservatore avrebbe vinto…
TORONTO – Svolta nella corsa al voto federale del 20 settembre. Ieri per la prima volta dall’inizio della campagna elettorale un sondaggio ha certificato il sorpasso del Partito Conservatore sul Partito Liberale. Stando all’indagine demoscopica della Nanos Research, infatti, in questo momento il partito guidato da Erin O’Toole (nella foto sopra) raccoglierebbe il 34,4 per cento dei consensi (con un incremento dell’1.7 per cento rispetto al sondaggio precedente) mentre i liberali del primo ministro uscente Justin Trudeau scenderebbero al 33,6 per cento (meno 2,3 per cento)…
“Beh, non ha dato nessuna ragione che si tratti di una misura cattiva, eccetto per il fatto che è identificata con Joe Biden”. Con queste parole il senatore Kevin Cramer, repubblicano del North Dakota, ha spiegato che l’opposizione di Donald Trump al disegno di legge sulle infrastrutture non aveva fondamenta. Cramer, fedelissimo sostenitore di Trump, è uno dei 19 senatori repubblicani che ha votato con 50 democratici per mandare il disegno di legge alla Camera, consegnando al presidente Biden un’importante vittoria legislativa. →