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“Interferenze cinesi chiare”, ma non per Trudeau

TORONTO – Per il primo ministro Justin Trudeau è tutto a posto e non c’è bisogno di fare ulteriori indagini. Ma, secondo quanto rivela Global News, tre settimane prima delle elezioni federali canadesi del 2019 i funzionari dei servizi segreti canadesi avrebbero tenuto un briefing urgente e riservato agli alti collaboratori dell’ufficio del primo ministro, avvertendoli che uno dei loro candidati faceva parte di una rete cinese di interferenze straniere: si tratterebbe di Han Dong, che il Canadian Security Intelligence Service (CSIS) aveva iniziato a seguire nel giugno di quell’anno e che sarebbe uno degli undici candidati dell’area di Toronto presumibilmente sostenuti da Pechino in quelle elezioni… Read More in Corriere Canadese >>> 

Poilievre: “Interferenze cinesi vantaggiose per i Liberali”. Il ministro Mendicino vago sui documenti dell’intelligence

OTTAWA – “Il nostro Primo Ministro lascia tranquillamente che un governo straniero ed autoritario interferisca nelle nostre elezioni, semplicemente perché ne trae vantaggio”. A lanciare l’accusa è il leader dei Conservatori, Pierre Poilievre (nella foto sopra, dalla sua pagina Twitter @PierrePoilievre), che venerdì ha accusato Justin Trudeau di aver ignorato l’interferenza cinese nelle ultime elezioni federali perché gli sforzi di Pechino erano volti ad aiutare i Liberali… Read More in Corriere Canadese >>>