TORONTO – Dopo quasi una settimana, è stato sgomberato l’Ambassador Brigde a Windsor. La protesta dei camionisti negli ultimi giorni si era intensificata, con la classe politica federale e provinciale che aveva sposato la linea morbida per convincere i manifestanti a terminare la protesta e permettere la riapertura del passaggio di frontiera con gli Stati Uniti. Uno snodo, quello di Windsor, vitale per l’economia canadese, con perdite stimate fino a 400 milioni di dollari al giorno per via dell’impossibilità di tir e mezzi pesanti di poter varcare il confine…
TORONTO – Le proteste del Freedom Convoy, che hanno preso il via in Canada da Ottawa, si stanno allargando a macchia d’olio in 34 Paesi del mondo tra i quali Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Argentina, Austria, Cipro, Nuova Zelanda, Australia…
TORONTO – Ottawa non riesce a uscire dalla situazione di stallo entrata oggi nel suo tredicesimo giorno. Lo zoccolo duro dei camionisti del “Freedom Convoy” non ha alcuna intenzione di lasciare la capitale dove rimane in vigore lo stato di emergenza. Una manifestazione di protesta che inizialmente non sembrava creare altri problemi oltre agli inevitabili disagi, è diventata un incubo per gli abitanti e le forze dell’ordine in primo luogo…
TORONTO – “Avanti così, togliete la neve dalle strade e dai marciapiedi di Toronto in occasione dell’arrivo del Freedom Convoy. Stiamo arrivando a Toronto questo fine settimana per sbarazzarci dei tiranni John Tory, la Ford Nation e Justin Trudeau e i loro governanti fascisti. Finalmente i soldi dei contribuenti spesi per la giusta causa”. È questo uno dei tanti deliranti messaggi che circolano in queste ore sui social media alla vigilia di quello che si preannuncia come un weekend caotico a Toronto e nella GTA…
TORONTO – Seconda giornata di protesta ieri a Ottawa. Migliaia di manifestanti si sono uniti al “Freedom Rally” organizzato da un gruppo di camionisti per denunciare l’obbligo di vaccinazione per attraversare il confine con gli Stati Uniti e sabato hanno raggiunto la Capitale. La due giorni di protesta è stata accompagnata da una serie infinita di polemiche, accuse e veleni destinati ad avere un lungo strascico nell’immediato futuro. Innanzitutto la manifestazione dei camionisti, partita dalla British Columbia, negli ultimi giorni ha completamente cambiato natura e identità…