TORONTO – La decisione del governo del Quebec di imporre una tassa per i no vax continua a far discutere. Per ora nessun’altra provincia sembra orientata a percorrere la stesso strada dell’esecutivo guidato da Francois Legault. Troppi i problemi di carattere giuridico – c’è chi ipotizza l’evidente anticostituzionalità del provvedimento – o di semplice tornaconto politico: si tratta di una misura fortemente divisiva e nessun altro premier ha deciso di rischiare…
TORONTO – È tutta concentrata sulle ospedalizzazioni e sui decessi, adesso, l’attenzione del mondo della scienza. Contare i contagi da Covid-19 è diventato impossibile, sia per le limitazioni dell’accesso ai test molecolari (ormai riservati alle categorie “a rischio”, almeno in Canada), sia per il fatto che la stragrande maggioranza dei casi è asintomatica: il virus circola e, di fatto, non sappiamo più dove, come, quando e quanto. Gli unici dati certi per comprendere lo stato della pandemia sono quindi i ricoveri negli ospedali e i decessi…
TORONTO – The Quebec government’s decision to impose a tax on no vax continues to cause controversy. For now, no other province seems oriented to follow the same path as the executive led by Francois Legault. Too many problems of a legal nature – there are those who hypothesize the evident unconstitutionality of the measure – or of simple political gain: it is a highly divisive measure and no other prime minister has decided to risk. Yet, the debate over the appropriateness and feasibility of the measure goes on.
TORONTO – The attention of the world of science is now entirely focused on hospitalizations and deaths. Counting infections from Covid-19 has become impossible, both due to the consequences of the limitations on access to molecular tests (now reserved for the “risk” categories, at least in Canada), and due to the fact that the vast majority of cases are asymptomatic: the virus circulates and, fact, we no longer know where, how, when and how much. →
MONTREAL – No vax va bene, fino a quando non mi toccano il portafoglio. È un vero e proprio boom di prime dosi di vaccino in Quebec a due giorni di distanza dall’annuncio del premier Francois Legault sull’intenzione del governo provinciale di imporre una sanzione pecuniaria sotto forma di “tassa sanitaria” per i maggiorenni quebecchesi che non si vaccinano e non sono in possesso di una valida esenzione medica. Una decisione, quella dell’esecutivo della provincia francofona, dettata dalle gravi difficoltà che sta vivendo il sistema sanitario sotto il peso della variante Omicron…